“Per quest’ anno forma ridotta che comprende una sola serata del Dimela cantando, il festival della canzone inedita in istroveneto che andrà in scena al teatro cittadino di Buie sabato 19 settembre” afferma Marianna Jelicich Buić è aggiunge “già a gennaio avevamo pronto un programma di quindici giorni in vista di giugno ma poi è successo quello che nessuno di noi immaginava, abbiamo sperato fino all’ ultimo di poter mantenere almeno l’ internazionalità del Festival della canzone e di realizzare le serate a Cittadella e a Capodistria, ma neanche questo è stato possibile. Comunque abbiamo voluto, nonostante tutte le difficoltà e restrizioni, organizzare almeno questa serata unica ma importante per i cantanti, i parolieri e i musicisti”.
Superato lo scoglio- confini per gli artisti che dall’ Italia e Slovenia arriveranno a Buie. “I partecipanti italiani sono concordi di fare il test al loro rientro in Italia, per quelli dalla Slovenia invece abbiamo contatto le autorità preposte ed ora stiamo scrivendo le lettere d’ invito che acconsentiranno la loro partecipazione sia alle prove di venerdì sia alla gara di sabato” afferma ancora la Jelicich Buić raccontando che in un primo momento si pensava di organizzare il festival sul campo di calcio per permettere al sempre numeroso e fedele pubblico buiese di partecipare in gran numero, poi invece - anche in accordo con la Protezione civile - si è optato per il teatro, dove naturalmente i posti saranno ridotti della metà, ma si sfrutterà lo spazio esterno e nell’ atrio sarà collocato uno schermo gigante.
“Anche quest’ anno il Dimmela cantando sarà trasmesso in streaming sulle pagine Facebook o sul sito ufficiale del Festival dell’Istroveneto e dunque si potrà seguire in diretta a partire dalle ore 20,00” ricorda l’organizzatrice aggiungendo che l’iniziativa dimostratasi vincente già l’altro anno -visto i numerosi contatti avuti anche da paesi lontani come il Brasile o il Venezuela- in questa edizione torna più utile che mai.
Ricordiamo che sono quattordici le canzoni in gara, per altro già tutte ascoltabili sul sito del Festival. “Brani di grande qualità e varietà” sottolinea la Jelicich Buić e dice “un ventaglio di forme ed interpretazioni diverse e ciò fa piacere perché evidentemente con gli anni è stato recepito il messaggio di non legare il dialetto ad un genere musicale tradizionale, quello con la fisarmonica e i ritmi di valzer bensì farlo diventare strumento che esprime la contemporaneità, e con il quale raccontiamo la nostra quotidianità e parliamo di amore”.
Non ci sarà in questa edizione il premio del pubblico perché questo prevedeva la votazione -oltre che a Buie- pure nelle tappe di Cittadella e Capodistria che quest’ anno sono saltate. "Abbiamo cancellato il voto per motivi precauzionali e di igiene vista la consegna delle schede, il passaggio delle penne e così via, ma anche perché non sarebbe stato giusto premiare una canzone con i voti di un pubblico così limitato; perciò in sede di Giunta UI abbiamo provveduto a modificare il Bando mentre il premio del pubblico è stato convertito in premio degli artisti: saranno loro a votare e a scegliere il migliore” dice Marianna Jelicich Buić non mancando di ricordare però la Giuria di esperti quest’ anno composta da Bruna Alessio, Valter Milovan, Dionea Sirotić, Sandra Sagena e Tamara Obrovac e il premio per il miglior testo che viene consegnato dall’Academia de la Bona creanza.
Lionella Pausin Acquavita