Alla notizia che due deputati di Fratelli d'Italia che, in un'interrogazione al Ministro degli esteri italiano Di Maio, paventano che alcuni immobili in Croazia pagati dallo Stato italiano "iscritti in proprietà dell'Unione italiana, corrono il pericolo di essere pignorati, abbiamo chiesto un commento al Presidente dell'Unione Italiana, Maurizio Tremul. Queste le sue parole:
“Risponderemo e daremo un'informativa ai deputati di Fratelli d'Italia. Abbiamo avuto modo di incontrare i capigruppo di Fratelli d'Italia di Camera e Senato a novembre, quando siamo stati in missione a Roma. Abbiamo avuto un'accoglienza ed un incontro molto, molto proficuo. Quindi spiegheremo che sono stati indotti in errore da sappiamo bene chi, che evidentemente nutre un odio nei confronti dell’italianità presente in Slovenia e Croazia, perché non c'è nessun rischio di pignoramento, le proprietà sono iscritte all'Unione italiana e quindi non c'è rischio assoluto che ci sia una perdita della proprietà immobiliari o di pignoramento. I casi sono noti, riguardano Valle e Zara per un problema di gestione forse non perfetta, sicuramente, in quanto non sono stati pagati contributi quindi non c'è nulla di penale ma un mancato pagamento di contributi e di tassazioni per i quali l'Unione Italiana sta dando una mano a queste comunità attraverso una linea di credito e quindi potremmo prestare dei fondi a queste comunità che poi ci restituiranno attraverso le risorse che l'Unione Italiana ha ed attraverso le risorse che le Comunità di Zara e di Valle possono anche avere come risorse proprie. Quindi non c'è nessun danno erariale allo Stato italiano, nessun danno erariale a nessun finanziatore, in questo caso croato, nessun rischio di pignoramento. Lo spiegheremo, chiederò anche un incontro ai due parlamentari e sono convinto che questo fatto sarà compreso e che verrà archiviato. Va detto certamente che questo tipo di iniziative deve probabilmente aprirci anche campanello d'allarme”.
(red)