Un incontro molto cordiale, di carattere informativo, quello tra l'ombudsman Peter Svetina, in carica dal mese di gennaio, e i rappresentanti della comunità nazionale italiana. Segnalate al tutore civico una serie di questioni ancora irrisolte che riguardano la minoranza, in primo luogo l'uso della lingua italiana negli uffici pubblici. Il presidente della CAN Costiera Alberto Scheriani: "noi abbiamo segnalato innanzittutto l'uso della lingua italiana sul territorio, il fatto che ci sia discordanza tra quello che prevedono le leggi e gli Statuti e quello che invece viene messo in atto. Abbiamo parlato della problematica dei posti di lavoro in lingua italiana, che sono molti pochi, e messo in risalto, tra gli altri, il mancato turn over dei dipendenti dei programmi italiani di Radio e Tv Capodistria."
Nella delegazione CNI anche Fulvio Richter, membro della Costiera a presidente della CAN di Capodistria e Linda Rotter, vicepresidente della Costiera e presidente della CAN di Ancarano, e il deputato al seggio specifico Feliče Žiža. Con questi incontri, ha rilevato quest'ultimo, vogliamo migliorare la collaborazione con l'attuale tutore civico, come già successo con la precedente ombudsman Vlasta Nussdorfer. Importante, ancora Žiža, lavorare in sinergia per ottenere risultati a livello locale e a quello nazionale.
"I nostri problemi continuano a rimanere, risolviamo uno e se ne presentanto altri. Tentiamo di risolverli volta per volta ed è quindi un lavoro continuo che va fatto con un gruppo ben affiatato; iniziando dai rappresentanti politici della comunità nazionale italiana, collaborando con il tutore civico, con il Governo sloveno, con le autorità locali e con i direttori di enti pubblici e privati."
Svetina, che era accompagnato dai membri del suo staff, ha ribadito la volontà di incontrare, almeno una volta all'anno, gli esponenti della comunità nazionale italiana per fare il punto della situazione e per venir informato regolarmente sulle problematiche così da poterle affrontare e trovare le soluzioni in accordo con la minoranza. Intendiamo far presente a chi di competenza, ancora Svetina, che la questione del mancato o insufficente rispetto del bilinguismo, soprattutto da parte della pubblica amministrazione nei territori nazionalmente misti, dove le lingue sono paritetiche, va risolta quanto prima.
Al termine della giornata l'ombudsman e il suo vice Miha Horvat, in una conferenta stampa, hanno tirato le somme della trasferta capodistriana. Una quindicina le istanze, di varia tipologia, presentate dai cittadini al difensore civico Peter Svetina e ai membri della sua squadra. Tematiche simili a quelle affrontate, è stato detto, durante i colloqui in altre città slovene o presso la sede centrale di Lubiana. Principalmente si è trattato di ricorsi nei confronti di tribunali, procure e polizia. Casi di lungaggini processuali, insoddisfazione per le sentenze dei giudici - in caso di sentenze inappellabili, ha detto Svetina, l'ombudsman non può più intervenire, oppure di contenziosi tra vicini. Specificità tutta capodistriana, un abitante del centro storico si è lamentato per il chiasso e i rumori provocati dai concerti in piazza, soprattutto della zona della Taverna, durante il periodo estivo. Qui non possiamo intervenire, ha detto il vice ombudsman Miha Horvat, se tutte le autorizzazioni sono in regola. Tutte le istanze, ove possibile, saranno girate agli uffici pubblici chiamati in causa.
Svetina ha visitato inoltre il Centro legale per la tutela dei diritti umani che offre consulenze gratuite a chi ne ha bisogno, l'Ispettorato per l'ambiente e il territorio e la Casa costiera del pensionato dove le condizioni abitative, soprattutto nel reparto che ospita persone non autosufficienti, e lavorative sono al limite. Gli spazi sono sovraffollati, un anziano è stato sistemato addirittura nel bagno, e c'è carenza cronica di personale. L'ombudsman ha detto che la questione è già stata portata a conoscenza del ministro del lavoro, la famiglia e gli affari sociali. (ld)