Nel documento redatto in lingua slovena e firmato dalla presidente del Consiglio d’Istituto Evelin Kolarec Radovac, insieme a Daiana Pugliese, Kim Jakopic, Matej Bonin e Carmen Svettini Krumenakar non si manca di puntare il dito conto il presidente della CAN, Marko Gregorič, che aveva motivato il siluramento della Raschini con la necessità di uniformare il voto dei due rappresentanti della CAN nel Consiglio d’Istituto.
“La dichairazione – ci spiega Evelin Kolarec Radovac - è stata firmata da un paio di consiglieri che hanno anche sottoscritto il documento. Non abbiamo problemi ad esporci. Lo abbiamo fatto dopo le dichiarazioni del presidente della CAN di Isola, che non ci sembrano corrette. In primis non riusciamo capire come sanno quello che i singoli consiglieri hanno votato nelle riunioni del Consiglio d’Istituto. I verbali, stando al nostro regolamento interno, sono segreti e vengono custoditi in segreteria. Non mi sembra giusto che vengano esposte al pubblico le decisioni e come si è votato all’interno del Consiglio d’Istituto".
Chi si occupa della vicenda, però, conosce bene come siano i rapporti di forza all’interno del Consiglio d’Istituto.
Noi non siamo schieramenti contrapposti. Questo è quello che voi cercate di sottolineare e noi diciamo sempre che non è così. Siamo un gruppo di persone che stiamo cercando di fare il nostro lavoro all’interno del Consiglio d’Istituto, così come si deve fare. Più volte, sia dalla CAN sia dal Comune, ci è stato chiesto di non prendere decisioni da soli, visto che non siamo giudici, ma di aspettare le sentenze ed i vari riscontri dei vari ispettorati e dei vari enti. Ora abbiamo molte di queste risposte, non tutte, perché alcune verifiche sono ancora in corso, però riteniamo di avere il materiale necessario e per questo ci siamo mossi. Voglio sottolineare una cosa che il signor Gregorič non ha detto: giovedì mattina io con il mio avvocato ed un altro consigliere eravamo da lui a presentare questi documenti sottolineando il fatto che da parte sua ci è stato detto di aspettare i vari riscontri. Abbiamo voluto presentargli direttamente tutta la documentazione e poi la sera poi ha preso la decisione che ha preso.
Voi chi?
I media in generale. Noi ed io non abbiamo mai parlato di due poli, ma siete sempre stati voi media a presentare così la cosa. Il consiglio d’istituto è formato da 11 persone, quelli sono i voti. Ogni persona vota sempre in base alla propria coscienza.
Quindi lei smentisce che ci siano due poli all’interno del Consiglio d’Istituto?
Io smentisco questa cosa. Forse c’è un gruppo di persone che la vede alla stessa maniera, ma non ci consideriamo due poli. Non abbiamo mai fatto riunioni separate, come invece hanno fatto altri consiglieri. Se in questo momento abbiamo fatto questo comunicato lo abbiamo fatto perché la vediamo alla stessa maniera, ma non lavoriamo come poli separati, almeno io non la vedo così e non mi sembra giusto che la cosa venga presentata così.
La CAN comunale a suo avviso poteva sostituire la consigliera Raschini?
La CAN Comunale prende le decisioni che vuole. Lo fa come e quando vuole, ma così come loro possono fare quello che vogliono anche noi possiamo esprimerci in merito.
Dovesse dipendere da lei la questione dell’esonero della preside quando verrebbe messa all’ordine del giorno?
Ho già sottolineato che la questione verrà messa all’ordine del giorno quando l’esonero sarà pronto al 100%.
Voi rappresentato un Consiglio d’istituto della Comunità nazionale italiana, avete mandato una dichiarazione in sloveno. Come mai?
Perché abbiamo un avvocato che opera in sloveno e tutte le formalità anche relative agli eventuali riscontri ovvero se, ad esempio, la preside dovesse venir esonerata e dovesse far ricorso in tribunale si usa la lingua slovena.
Stefano Lusa