Niente di più bello dell'abbraccio della propria comunità da conservare come ricordo di un premio importante. Pirano ha omaggiato ieri a Casa Tartini Elena Bulfon Bernetič ed Elide Stubelj, prossime a ricevere domani uno degli ambiti riconoscimenti del Concorso Istria Nobilissima. Per entrambe si tratta di una nuova approvazione al proprio operato nel contesto della storica vetrina dell'arte e della cultura della minoranza. In particolare Bulfon Bernetič, già attiva con alcune raccolte di racconti e un romanzo (due sono i volumi pubblicati dalla CAN piranese), vince ora il secondo premio per la prosa in lingua italiana, con "una narrazione sul tema della perdita e del dolore - spiega la motivazione - attraverso forti accentuazioni valorizzate dal ricorso al dialetto"; mentre Elide Stubelj, che si è innamorata della ceramica frequentando uno dei laboratori creativi di Casa Tartini, ha meritato una menzione nella sezione design, arti applicate e illustrazione con l'opera intitolata "Gemelli".
Introducendo la conversazione, Fulvia Zudič, presidente della Comunità, ha evidenziato l'importanza di partecipare a siffatti concorsi, "per farci valere e dimostrare chi siamo"; e con considerazioni analoghe Andrea Bartole, presidente CAN, ha ricordato il sostegno offerto alla creatività dei soci. Il dialogo con le vincitrici, curato da Nives Zudič Antonič (della giuria letteraria di Istria Nobilissima) e da Laura Vianello (del direttivo della Comunità degli italiani di Pirano e lei stessa appassionata ceramista) ha consentito al pubblico di conoscere più da vicino il lavoro delle due talentuose autrici connazionali. "Non sono una scrittrice, però mi piace metteresu carta ciò che sento, scrivere storie, storie di gente comune, di ciò che mi circonda", ha affermato Elena Bulfon Bernetič, che nei tre racconti premiati affronta un tema difficile come la morte. Mentre le opere di Elide Stubelj, caratterizzate da una grande armonia di forme e di colori e da una costante sperimentazione di tecniche diverse, si disvelano anche in una mostra inaugurata per l'occasione.
Citando Laura Vianello, "una serata importante, testimonianza di quanto a Casa Tartini si faccia cultura, si coltivi la parola scritta e l'arte, ciò che ci rende unici e diversi".
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