Grandi applausi al 65.esimo congresso della FUEN in corso da giovedì a Trieste per l'adesione dell'Unione Italiana in qualità di nuovo membro. La massima associazione rappresentativa della comunità italiana di Slovenia e Croazia è entrata a far parte con 142 voti favorevoli e solo 7 contrari della più grande organizzazione di riferimento delle minoranze linguistiche e nazionali e dei gruppi linguistici autoctoni d' Europa. Un voto seguito all'intervento del presidente UI, Maurizio Tremul che ha illustrato attività, obiettivi e finalità della nostra associazione minoritaria. "Abbiamo fatto una presentazione di chi siamo, di come siamo diventati minoranza, in pratica abbiamo parlato della nostra realtà e al termine dell'intervento c'è stata solo una domanda, ovvero quella del rappresentante dei croati in Italia e relativa alla necessità di rafforzare l' impegno del governo italiano nei confronti della comunità croata cosa che ci trova naturalmente favorevoli come tutte le altre iniziative volte alla valorizzazione e attuazione dei diritti delle minoranze in Europa" ci ha dichiarato il presidente UI aggiungendo: "Abbiamo chiesto l' associazione alla FUEN perché vogliamo dare un respiro europeo alla collaborazione che stiamo portando avanti con le altre comunità nazionali in Slovenia e Croazia ma pure con quelle in Italia ed in primo luogo con la minoranza slovena del Friuli Venezia Giulia". Un'adesione che arriva su suggerimento di Walter Bandelj, presidente dello SSO, la Confederazione delle organizzazioni slovene mentre sono stati diversi i rappresentanti ad esprimere soddisfazione per l'adesione dell' UI che in qualche modo era attesa e con la quale si entra a far parte della grande famiglia dei gruppi etnici europei. "Noi abbiamo sottolineato la volontà di partecipare non come soggetti passivi bensì come soggetti attivi per portare le nostre esperienze in questa associazione ma anche per accogliere l' esperienze delle altre minoranze in Europa e per un rapporto di solidarietà con i diritti minoritari e dell' uomo nel vecchio continente" ha concluso Maurizio Tremul
Lionella Pausin Acquavita