L'ultimatum dell'Istituto nazionale per la cultura e i media scade a maggio. Entro quattro mesi le tabelle che riportano gli odonomi storici che si rifanno al primo documento ufficiale relativo alla toponomastica del comune, ovvero la cosiddetta "lista Martissa" del 1884, entrata in vigore nel 1905, durante l'Impero Austro Ungarico, devono venir tradotte, altrimenti saranno rimosse e comminata una sanzione al comune. Le tabelle erano state collocate in più fasi dal 2018, dopo un iniziale problema con quella posta in Piazza Tito, ha ricordato il presidente della Commissione toponomastica Damjan Fischer, il progetto è stato accolto molto bene dalla collettività ed ha ottenuto anche l'avallo della Soprintendenza ai beni culturali. L'intento era quello di ripristinare l'identità storica e linguistica di questo territorio ha aggiunto Fischer che ha detto di non poter nemmeno concepire l'evenienza che l'Ispettorato alla fine faccia rimuovere le targhe. "Mi risulta difficile anche solo pensare che queste tabelle, che queste targhe dopo tanto lavoro vengono tolte. Se dovessero togliere queste tabelle sarebbe uno smacco e una perdita e un impoverimento non solo della componente italiana minoritaria del territorio ma di tutto il territorio perché appunto la realtà italiana è una componente integrante di tutta la popolazione" e considerazioni di Fischer.
Ricordiamo che l'ispettorato era stato chiamato in causa nell'ottobre del 2022 dai frati francescani del convento che non diedero il consenso per affiggere la tabella sul muro esterno della struttura. Da allora iniziarono ad arrivare i solleciti al comune affinchè queste tabelle venissero tolte o sostituite con versioni tradotte in sloveno. La municiplità e la comunità nazionale italiana erano e sono nettamente contrarie ad apportare come detto alcuna modifica. Anche gli esperti, in particolare la dialettologa Suzana Todorović membro della Commissione toponomastica, hanno rilevato che da un punto di vista linguistico i nomi popolari non possono venir tradotti. Il deputato Felice Žiža presente alla riunione congiunta dei due organismi comunali chiederà un incontro con la ministra della cultura Asta Vrečko.
La questione va affrontata e risolta a livello politico ha rilevato anche il presidente della Commissione nazionalità Alberto Scheriani.
"Bisogna dare un segno secondo me anche politico. Noi l'abbiamo cominciato a dare con la Commissione per le questioni della nazionalità italiana. Io credo che l'ispettorato dovrà capire questo suo sbaglio e in qualche modo dovrà fare un passo indietro. Quindi il prossimo passo sarà anche questo di incontrare la ministro, spiegare la situazione, che si capisca che queste sono veramente delle tabelle che non fanno male a nessuno ma anzi portano valore aggiunto. E poi anche le nostre delibere, che abbiamo approvato, che sono costruttive, nel senso che si richiama a rispettare quella che è la specificità del territorio e si dà il compito anche al comune città e al suo massimo rappresentante il sindaco, di fare tutto il possibile finché queste tabelle non vengano tolte" le parole di Scheriani ai nostri microfoni. (ld)