Secondo quanto riportato dal quotidiano lubianese Dnevnik, il direttore generale della polizia, Anton Olaj, è alla ricerca del suo secondo vice e, per quanto riguarda Capodistria, del capo della Criminalpol, per il quale non sarà più necessaria la conoscenza della lingua italiana. Condizioni modificate per questo specifico posto di lavoro in modo da poter insediare un profilo prescelto, rileva il quotidiano. Già la scorsa primavera si era proceduto a trasferire alla direzione della polizia autostradale Dejan Jurič, per lunghi anni a capo della Criminalpol capodistriana: alla direzione generale della polizia hanno confermato al quotidiano che è stata inoltrata la proposta di modifiche all'atto di sistematizzazione dei posti di lavoro, che prevede tra l'altro, a livello di direzione del settore Criminalpol al dipartimento di polizia di Capodistria, la cancellazione del requisito di conoscenza base della lingua italiana. Lo scopo, questa la spiegazione, è di poter avere una cerchia quanto più ampia di candidati competenti per ricoprire l'incarico, da qui la proposta di modifica. In ogni caso, sempre la spiegazione addotta, viene mantenuto il numero dei posti di lavoro che richiedono come requisito anche la conoscenza della lingua italiana, con il trasferimento del requisito stesso ad un'altra unità della polizia e ad un altro posto di lavoro, hanno risposto dalla direzione generale della polizia, contattata dal Dnevnik. Stando ad alcune fonti si tratta di modifiche volte come detto a privilegiare dei prescelti per l'incarico. Olaj e collaboratori intenderebbero porre al comando della Criminalpol capodistriana Primož Ogrinc. Un primo bando, al quale si sono presentati diversi candidati, è stato emesso ancora in base alle vecchie condizioni, la direzione della polizia avrebbe comunque già fatto sapere ai diretti interessati che intenderebbe rinnovarlo. Ogrinc, che recentemente a Capodistria ha assunto la guida della sezione per la lotta alla criminalità organizzata, potrebbe ora ottenere la guida della Criminalpol ad interim ancora prima della chiusura del bando.
Delio Dessardo