Furio Radin deputato uscente e ancora una volta candidato al seggio specifico degli Italiani al Sabor, ha definito non soliti ignoti ma soliti idioti gli autori dell'imbrattamento di uno dei suoi manifesti elettorali. Il fattaccio è avvenuto nel comprensorio fiumano, nella zona industriale di Buccari. Usando una bomboletta spray, i vandali hanno disegnato alcune svastiche e una lettera U sul manifesto. La lettera U sta a simboleggiare il regime ustascia. Dunque, un gesto oltraggioso ed estremamente offensivo per Furio Radin noto invece per la sua continua battaglia proprio contro quei valori universalmente condannati e a favore dell'antifascismo, della convivenza e della multiculturalità. Appare evidente che l'oltraggio al suo manifesto si inquadra nel clima di intolleranza sempre più presente in Croazia, incoraggiato da un potere che non vi ha mai preso le distanze in maniera decisa ed energica. Confortante il fatto che i media elettronici nel paese abbiano immediatamente preso le distanze dal fattaccio. E Furio Radin intervenuto alla riunione dell'attivo consultivo delle Comunità degli Italiani tenutasi a Pola ha lanciato l'appello ai connazionali a preferire il voto etnico rispetto a quello politico alle elezioni del 5 luglio prossimo. Non per una questione di simpatia o antipatia verso il candidato, ma per la logica dei numeri che nella sfera minoritaria in Croazia purtroppo hanno grande peso.
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