L'attuazione del bilinguismo una priorità anche nella promozione della salute e dei servizi sanitari in ambito scolastico. E' stato questo il tema dell'incontro svoltosi a Capodistria tra CAN Costiera, il deputato al seggio specifico Žiža, i presidi degli istituti scolastici con lingua d'insegnamento italiana, il consulente pedagogico e la rappresentante dell'Unità capodistriana dell'Istituto nazionale per la salute pubblica.
Rilevato un bilinguismo carente, o quasi inesistete, sui volantini, manifesti informativi destinati alle scuole in tema di salute pubblica, come pure i corsi di prevenzione obbligatori solo in sloveno per la carenza di personale specializzato che conosce la lingua italiana come confermato dalla preside del Ginnasio Sema di Pirano Aleksandra Rogić: "Tutti i volantini, tutto il materiale didattico non è tradotto quasi mai. O dobbiamo tradurlo noi oppure non lo possiamo impiegare. Un altro problema che rileviamo, e che abbiamo fatto presente anche oggi, e che tutta l'attività di prevenzione gestita dalla Casa della sanità, che è comunque molto valida e obbligatoria per i nostri ragazzi, viene svolta in lingua slovena perché finora non si è trovata una soluzione, trovare personale qualificato che possa poi trasmettere questi contenuti ai ragazzi in lingua italiana."
La modulistica, anche in tema di salute pubblica, ha rilevato il deputato al seggio specifico Felice Žiža deve essere bilingue. La cosa a suo tempo è già stata fatta presente ai Ministeri competenti ma con scarsi risultati. Lo stato dovrebbe provvedere al finanziamento di tutta la modulistica bilingue. "Il bilinguismo come lo vediamo noi e come lo interpretano anche gli avvocati delle norme sia di legge che costituzionali, dovrebbero essere ambo le lingue sia l' italiana che la slovena sullo stesso foglio quindi sullo stesso volantino. Dovrebbero viaggiare insieme non dovrebbero essere divisibili."
Quattro le conclusioni approvate durante la riunione che verranno inviate agli organi competenti a Lubiana con l'impegno delle stesse scuole a segnalare puntualmente i casi in cui il bilinguismo non viene applicato. Alberto Scheriani presidente della Can Costiera e preside della Pietro Coppo di Isola. "Quello di richiedere al Ministero competente i finanziamenti adeguati per poter organizzare i vari corsi e le varie traduzioni in lingua italiana; di attivare per dei corsi che sono magari simili anche il consulente pedagogico del Governo italiano; seguire costantemente la situazione che avviene nel settore e di convocare anche una riunione con direttori delle Case della sanità e con il direttore dell'Ospedale di Isola per discutere dell'rispetto del bilinguismo."
L'incontro è stato voluto da Marina Sučić Vuković specialista di medicina preventiva dell'Istituito nazionale per la salute pubblica con l'intento di migliorare l'informazione delle istituzioni scolastiche della CNI nel campo della prevezione sanitaria. "Tutti noi assieme, congiuntamente, potremo smuovere qualcosa, avere un risultato più incisivo. Invieremo tutte le conclusioni emerse durante la riunione agli organi responsabili." (ld)