Foto: Pixabay
Foto: Pixabay

Risposta congiunta del Ministero dell'Istruzione e del Centro Statale per gli Esami alla lettera inviata dall'Organizzazione Studentesca del Litorale riguardante il problema della traduzione degli esami di maturità in lingua italiana e la carenza di personale docente nelle scuole medie superiori italiane in Slovenia. Se da una parte i promotori dell'iniziativa si dichiarano soddisfatti della tempestività della risposta, dall'altra si dicono delusi dal contenuto.

A Lubiana si sono limitati a fare il punto della situazione senza fornire alcuna soluzione concreta, ha dichiarato ai nostri microfoni Nicola Štule, consulente del comitato direttivo dell'Organizzazione studentesca del Litorale per le questioni della Comunità Nazionale Italiana. "Noi siamo molto soddisfatti e anche contenti, in un certo senso, per la risposta che è stata così immediata, cioè è arrivata neanche in 2 settimane. D'altro canto siamo un po' delusi, soprattutto in merito ai contenuti, soprattutto quelli che riguardano la traduzione dei libri, perché, ad esempio, i libri non sono revisionati, ovvero nessun nuovo materiale dal 2008. Abbiamo i libri vecchi sui quali devono basarsi i nostri docenti. Poi, quando vengono definite le materie nel catalogo delle materie di maturità, loro dicono che le scuole devono mandarle due anni prima, ovvero le materie che verranno dopo seguite la maturità, ma il ragazzo in seconda classe del ginnasio non ha ancora le idee chiare su quello che svolgerà dopo l'esame. Altra questione riguarda le soluzioni loro ci dicono che ci sono le istruzioni per la correzione delle maturità dove i correttori si basano su quelle slovene, dove loro però specificano che ci sono altre possibili soluzioni. Adesso ci sono delle materie che hanno la possibilità delle soluzioni in italiano, perché invece non si può dare anche l'opportunità alle altre materie, come quelle scientifiche, di avere le soluzioni in italiano? Quindi il nostro punto fondamentale per il quale ci batteremo sono soprattutto sulle soluzioni in italiano per tutte le materie che sono già permesse, ovvero sono disponibili in lingua italiana, quindi quelle scientifiche, le materie umanistiche e, da quest'anno in poi, psicologia. Questa è la nostra priorità - soluzioni delle materie già disponibili in italiano che siano anche in italiano come risposte e non solo in sloveno, per dare anche agli studenti da casa la l'opportunità della correzione e della revisione linguistica corretta della terminologia."

La missiva è stata inviata anche ai deputati delle minoranze e ad altri enti. Ci sono stati dei contatti, si parla di un incontro allargato per trattare la questione nelle prossime settimane.

"Sì, come è stato detto dal deputato per la comunità nazionale italiana Felice Žiža, a metà ottobre dovrebbe esserci questo incontro con il nuovo ministro dell'istruzione. Via media ha detto che chiamerà tutte le istituzioni che sono collegate con l'istruzione e avendo noi diciamo iniziato questa battaglia, ovvero una ribellione contro questa discriminazione, in realtà la violazione dell'articolo 64 della costituzione slovena. Speriamo e ci auguriamo che sia il deputato, mantenga la promessa che veniamo chiamati nella Commissione, ma anche che le istituzioni scolastiche di questo territorio, quindi due ginnasi e la scuola media Pietro Coppo, nonché la Can Costiera risolvano, anzi inizino questo percorso con noi, questa via nella soluzione delle questioni aperte che non sono poche, però si possono veramente risolvere senza alcun problema. Se si faceva a scuola con le correzioni, perché anche non adesso?" (ld)