“Già alla fine dello scorso mandato si era discusso delle modifiche necessarie da apportare allo statuto”, ha ricordato durante la riunione della CAN di Pirano, il presidente Andrea Bartole che ha presentato una serie di proposte elaborate con una commissione specifica (composta da Bartole, David Marchiotti e Peter Butina), per lasciare poi la possibilità ai consiglieri di presentare, in un secondo momento, le loro. Si è, quindi, parlato di prevedere una riduzione del numero dei consiglieri, portandoli a 9 come nelle altre Can, in modo da rendere l’istituzione più snella e flessibile; una revisione del numero dei sostegni necessari per candidarsi e la definizione di quando bisogna andare ad elezioni supplettive, in caso di dimissioni.
Bartole ha, inoltre, informato i consiglieri del fatto che la Commissione anticorruzione (Kpk) ha inviato una serie di raccomandazioni alla CAN di Pirano per evitare di incorrere in comportamenti poco trasparenti. Accorgimenti che il presidente della CAN ha assicurato che l’istituzione sta già mettendo in pratica. La comunicazione giunge in seguito a quattordici denunce anonime di possibili casi di corruzione, che sono state inviate negli ultimi due anni e che sono andate a vuoto, perché non sono stati riscontrati illeciti.
Il presidente ha, poi, chiesto a Cristian Poletti di esprimersi sulla sua posizione di vicesindaco professionista e di consigliere. Poletti ha detto che per ora non ha ancora ricevuto risposte dagli organi competenti se esista un’incompatibilità tra questi due ruoli. “Finché c’è un deputato che sta in un consiglio della CAN di Isola, con il ruolo di vicepresidente”, ha affermato Poletti, “non capisco perché io debba dimettermi”; lamentandosi anche del fatto che venga bypassato dall’istituzione, che si rivolge ad altri per dialogare con il Comune. Bartole ha detto che come presidente della CAN, che deve mantenere la legalità del lavoro dell’istituzione, si trova in questo momento in difficoltà, visto che all’epoca delle dimissioni della Rojec aveva ricevuto un parere che definiva incompatibili queste funzioni. Per questo ha invitato Poletti a comunicare il prima possibile un'eventuale risposta all’istituzione, che nel frattempo richiederà nuovamente un’opinione al Kpk.
Per evitare denunce la Zigante ha invitato a non coinvolgere più consiglieri e parenti nelle attività renumerate dalla CAN, cosa che Bartole ha detto si sta in qualche modo già facendo. Una situazione pesante, che rischia di far allontanare molti dalla Comunità, ha concluso sconsolato il presidente.
Barbara Costamagna