I promotori della petizione per il restauro della scuola italiana di Capodistria replicano alle critiche dei leader delle Can comunale e costiera sul fatto che le istituzioni della minoranza sarebbero state tenute all'oscuro dell'iniziativa. "Abbiamo informato della raccolta di firme sia la scuola che i genitori membri del Consiglio d'istituto" - si legge in una lettera firmata da Luka Juri, Clio Diabate e Sandro Vincoletto. "Criticare noi tre, in quanto promotori e rappresentanti dell’iniziativa civica, equivale a criticare i 300 firmatari che hanno appoggiato la petizione lanciata poco più di una settimana fa in maniera del tutto spontanea e diretta alla sensibilizzazione nei confronti della problematica legata al restauro del Collegio dei nobili" aggiungono. La missiva si conclude con un auspicio: "che in futuro ci sia maggiore comprensione nei confronti dell’autonomia della società civile, alla quale i rappresentanti politici sono chiamati a rispondere, nel massimo rispetto dei compiti e dei ruoli istituzionali che noi non vogliamo in alcun modo prevaricare". (red)

Foto: Radio Capodistria
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