Per il deputato al seggio specifico Felice Žiža il dibattito pubblico- sulla questione- è aperto ancora dal 2015 e ricorda che “la CAN Costiera aveva approvato il disegno di legge che poi però non era passato in Parlamento. Nel periodo pre-elezioni 2018 si parlava di maggioritario a turno unico, che io ho continuato a riproporre anche negli incontri che mi hanno visto impegnato quasi ogni lunedì con i connazionali presso le Comunità degli Italiani del territorio e dove non ho registrato grande contrarietà a questo sistema di voto”.

Da quanto mi risulta l’unico Parlamento in Europa che ha il doppio turno, ma solo per le elezioni dei deputati che non riescono ad ottenere la percentuale minima per entrare in parlamento è la Francia, che però non ha seggi specifici destinati ai gruppi etnici. Tutti gli altri parlamenti hanno adottato il sistema maggioritario a turno unico. Quindi nel dialogo con governo e forze politiche parlamentari mi riuscirebbe difficile sostenere un modello che in Europa praticamente non esiste” ha affermato ancora Felice Žiža che ha ricordato ancora di non essere stato lui "aver scelto questo sistema bensì lo hanno fatto ancora nel 2015 le istituzioni che rappresentano la CNI in Slovenia, prima tra tutte la CAN Costiera. Credo che ci sia stato un ampio dibattito pubblico visto che è da più di quattro anni che si parla della questione”.

Alla domanda sull’ intenzione di cogliere o meno l’invito di Tremul ed organizzare prossimamente un incontro Felice Žiža ha detto di credere di aver fatto il suo dovere considerato che è da un anno che visita le Comunità degli Italiani: "Negli incontri con i connazionali ho affrontato di settimana in settimana la questione del bilinguismo, dell’uso della lingua italiana ma anche diverse volte la questione della Legge elettorale. Passo il testimone alla CAN Costiera e alle CAN Comunali che rappresentano la componente italiana sul territorio. Se decideranno di organizzare dibattici pubblici sarò ben lieto di associarmi e partecipare”. (lpa)

Felice Žiža Foto: Radio Capodistria/Stefano Lusa
Felice Žiža Foto: Radio Capodistria/Stefano Lusa