Nella polemica tra la direzione della RTV di Slovenia e le redazioni di TV Capodistria, sulla cessazione delle trasmissioni via satellite dei programmi italiani di Radio e TV Capodistria, è stata tirata in ballo anche la nostra emittente. Nella risposta che RTV di Slovenia ha fornito all’Agenzia di stampa slovena (STA), i programmi di Radio e TV Capodistria sono stati definiti “non appetibili per il grande pubblico”. La cosa in radio è stata presa come una offesa bella e buona, considerato che il programma si è adattato ai tempi, gode di confortanti dati d’ascolto ed è impegnato nella diffusione multimediale dei suoi contenuti, vantando crescenti citazioni sulla stampa locale, nazionale ed internazionale. Il direttore della RTV di Slovenia Igor Kadunc ha spiegato ai nostri microfoni il senso di quanto detto: “Ogni programma radiofonico ha un suo target specifico. Sappiamo che i programmi regionali sono destinati al pubblico locale. Noi ci stiamo impegnando attraverso Internet per renderli accessibili praticamente a tutti indipendentemente da dove si trovano. Il programma radiofonico ha una sua missione e questa affermazione va intesa in questo contesto. Sicuramente non si voleva dire che non conta nulla. Non si intendeva dire niente di male, ma solo che il vostro programma è destinato a questa regione e non a tutta la Slovenia”.
Sta di fatto che quanto scritto nel comunicato non è stato accolto con entusiasmo a Radio Capodistria.
“Non capisco perché qualcuno dovrebbe far diventare la questione un problema. Ogni programma ha un suo target. Nemmeno il programma ARS - la radio del programma nazionale che si occupa di cultura (n.d.a)- è destinato al vasto pubblico, ma a quelli a cui questo tipo di contenuti piace. La cosa che si è detta non è stata assolutamente intesa in senso negativo”.
Stefano Lusa