La CAN Costiera esprime massima preoccupazione per la sostanziale riduzione della diffusione del programma radiofonico e di quello televisivo dovuta allo scadere del contratto di trasmissione via satellite e ritiene assolutamente inappropriate le dichiarazioni espresse dal direttore generale RTV di Slovenia Igor Kadunc nei confronti dei programmi minoritari di Radio e Tv Capodistria. Ricorderemo che Kadunc aveva bollato i programmi italiani come poco interessanti per il grande pubblico.
Alberto Scheriani presidente della CAN Costiera: "Abbiamo fatto una lettera di sostegno per il satellite perchè lo riteniamo anche noi di fondamentale importanza per i tutti i nostri connazionali e abbiamo anche preso in esame il discorso del direttore generale che diceva che i programmi italiani non sono di qualità. Crediamo invece che siano di un'ottima qualità, vengono fatti veramente bene, con pochi mezzi e con poche persone. Vada questa lettera a sostegno a tutte le nostre redazioni e tutti coloro che vivono e operano per Radio e Tv Capodistria."
Nella missiva che verrà inviata al direttore generale Kadunc, per conoscenza anche al vicedirettore generale per i programmi per la comunità nazionale italiana Rocco, ai caporedattori delle due emittenti e alle rispettive redazioni, si legge inoltre che la CAN Costiera ritiene che con lo spegnimento del segnale vanga a mancare uno strumento fondamentale di diffusione dei programmi in lingua italiana che dal 2006 ad oggi ha permesso ai programmi stessi di essere sentiti e visti anche nelle regioni e nei Paesi contermini; la cessazione della diffisione satellitare va a limitare pesantemente la "voce" della minoranza italiana su un ampio territorio linguisticamente e culturalmente plurale e del quale la minoranza stessa è una componente fondamentale. Ritengono inoltre immotivate e ingiustificate le considerazioni rivolte ai programmi italiani di Radio e Tv Capodistria dal direttore generale RTV Slovenia Igor Kadunc che offendono la dignità e l'impegno, la dedizione e la cura, la professionalità e la creatività di chi fa informazione e cultura. I programmi di Radio e Tv Capodistria rappresentano un pilastro della CNI e come tale sono un elemento fondamentale della essenza stessa della CNI, conclude la lettera.
Nel proseguo dei lavori il consiglio, che in via eccezionale si è riunito a Palazzo Gravisi di Capodistria sede della locale comunità, ha accolto all'unanimità la nuova strategia in campo culturale, presentata da Roberta Vincoletto, un documento di 45 pagine che riassume tutte le attività, programmi e iniziative dell'universo minoritario, dalle istituzioni, anche quelle unitarie, le scuole e la sezione italiana della Biblioteca Srečko Vilhar di Capodistria, fino al 2030 che verrà inserito nel nuovo programma nazionale sulla cultura; il programma di lavoro del Centro Combi, che nonostante i mezzi limitati, ha detto il direttore Kristjan Knez propone un programma variegato e di qualità. Il deputato Felice Žiža, presente alla riunione, ha ricordato che l'aver ottenuto il posto di direttore del Combi a tempo pieno sia stato uno dei traguardi più importanti realizzati quest'anno. E in fase di allestimento inoltre l'archivio della comunità nazionale italiana con l'intento di catalogare e salvaguardare un ricco patrimonio culturale, progetto curato dall'archivista Valentina Petaros; mentre l'Associazione Giovani ha presentato un progetto di foto e video documentazione della CNI -VE(FILM)TRINA- da realizzare il prossimo anno per dare maggiore visibilità, promozione e riconoscibilità della nostra minoranza anche sulle nuove piattaforme. Da quanto emerso la comunità nazionale italiana per crescere e svilupparsi ha bisogno di maggiori finanziamenti, spazi adeguati e risorse umane. (ld)