Durante l'incontro tra una rappresentanza della minoranza italiana e il sindaco di Capodistria Aleš Bržan, avvenuto prima della nomina del vicesindaco di nazionalità italiana, il presidente della CAN comunale Fulvio Richter ha usato un termine - definito inappropriato - per spiegare alla contoparte il ruolo e le funzioni delle varie istituzioni minoritarie. Il termine "bocciofila" non è stato gradito da alcuni esponenti del sodalizio, il presidente Steffè nell'ultima riunione del consiglio della Santorio Santorio lo ha nuovamente rimarcato.
Richter precisa: "Durante l'incontro con il sindaco abbiamo parlato di Comunità autogestita della nazionalità italiana e di comunità degli italiani. Ho spiegato - dice Richter - che in base alla legge in vigore in Slovenia le CAN sono soggetto di diritto pubblico e interlocutore del comune, mentre le comunità degli italiani sono delle associazioni. Se sono stato mal interpretato mi dispiace e a dimostrazione di quanto mi sta a cuore la comunità degli italiani elenco solo alcune delle cose fatte durante il mio mandato - restauro della facciata e degli infissi di Palazzo Gravisi, acquisto e rinnovo dell'impianto audio e video, acquisto dell' impianto luci, acquisizione dei nuovi spazi per i giovani e tante altre cose ."
La Can inoltre, continua il presidente Richter, sostiene tutte le spese di manutenzione, le spese di regia della Comunità degli italiani di Capodistria come ad esempio acqua, luce, gas, servizi comunali, tv via cavo, spese di telefonia fissa e mobile, nonchè le spese materiali, inoltre tutti gli intrioti derivati dall'affitto del bar vanno a beneficio esclusivo alla Santorio, ancora Richter che conclude "credo infine che poche comunità degli italiani in Istria siano sostenute come la nostra, che è anche la mia comunità, e pertanto con questo voglio chiudere definitivamente queste polemiche." (ld)