In dirittura d’arrivo, dunque, questa prima fase d’incontri pubblici dedicati alla riorganizzazione dell’Unione Italiana. Ieri sera è stata la volta della Comunità degli Italiani di Albona, dove - come in altri dibattiti precedenti - si è toccato lo Statuto ma anche altri importanti temi e questioni che assillano la componente italiana e la comunità albonese, una comunità specifica nel microcosmo minoritario. Oltre che ad alcuni suggerimenti concreti e relativi alla necessità di ridurre il numero dei consiglieri dell’Assemblea UI e alcune richieste di spiegazione su ruolo e funzione dell’Ufficio capodistriano dell’Unione Italiana, gli albonesi hanno focalizzato l’attenzione su questioni locali come ad esempio l’uso, ovvero il non uso, della lingua italiana nell’unica sezione italiana del locale asilo. Dopo Albona questa sera si replica, per l’ultimo dibattito pubblico, a Cittanova e quindi come afferma il presidente dell’Unione italiana, Maurizio Tremul, si procederà col sintetizzare le proposte emerse in questi due mesi di incontri nelle varie CI.
“Riprenderò gli appunti e li raggrupperò per aree tematiche, quelle che riguardano la riforma dell’Unione e lo Statuto e quelle che non riguardano direttamente questo. Per quanto riguarda la riforma dello Statuto, sintetizzerò le proposte che sono emerse anche sulla base delle e-mail che abbiamo ricevuto, elaborerò un documento che condividerò con la presidenza dell’Assemblea e con il presidente della Giunta esecutiva e andremo poi in Assemblea portando una sintesi dei suggerimenti con una o due proposte di indirizzo su dove andare e quale opzione, quale soluzione scegliere. Discuteremo e poi da lì si andrà a fare la riforma a seconda di quello che deciderà l’Assemblea. L’altro gruppo di tematiche e di questioni trattate, che non riguardano direttamente lo Statuto dell’Unione, saranno sistematizzate per area di interesse coinvolgerò la Giunta esecutiva per i settori di loro competenza e vedremo di dare una azione, una soluzione a quelle problematiche per poi tornare nei luoghi in cui sono state poste per dare le risposte”, ha dichiarato, tra l’altro, Maurizio Tremul.

(lpa)

Foto: Radio Capodistria
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