Foto d'archivio (foto: Radio Capodistria/Dionizij Botter)
Foto d'archivio (foto: Radio Capodistria/Dionizij Botter)

I deputati al seggio specifico italiano e ungherese si erano trovati davanti alla Commissione anticorruzione della Repubblica di Slovenia per incompatibilità e conflitti d'interesse tra cariche pubbliche, ovvero tra la funzione di parlamentare e esponente della Comunità autogestita della nazionalità. Il deputato italiano Felice Žiža, ricorderemo, si era dimesso dall'incarico di vicepresidente della CAN di Isola a fine marzo, motivando la decisione come tecnico organizzativa da un lato-dopo la nomina aveva dato la sua disponibilità ad aiutare la nuova presidente con l'intenzione di dimettersi entro l'autunno- dall'altro proprio a causa della segnalazione della Commissione anticorruzione, che è stata informata della sua decisione. In attesa di un definitivo chiarimento sulla compatibilità delle due cariche, aveva deciso di ritirarsi.

Al il deputato ungherese Ferenc Horvath, rifiutandosi di dimettersi dalla presideza della CAN ungherese nella scorsa legislatura, era ricorso alle vie legali, volendo arrivare in fondo alla questione, perchè convinto di non aver violato alcuna legge. Per Horvath si tratterebbe di una battaglia in difesa dei diritti delle minoranze e starebbe considerando di rivolgersi anche al Tribunale europeo per i diritti umani. Adesso, scrive il quotidiano lubianese, ci sarebbe la volontà di abrogare questo articolo della legge con il sostegno di Movimento Libertà. Le modifiche di legge non sono state ancora discusse in seno al partito, ma tutto sta ad indicare che sarà proprio Movimento Libertà ad inoltrarle in procedura parlamentare a breve. Sulla questione non è giunto nessun commento della Commissione nazionale anticorruzione, il Delo ricorda una precedente intervista del presidente dell' organismo Robert Šumi che sul caso Horvath aveva dichiarato che il deputato doveva rinunciare ad una delle cariche e che la Camera di Stato avrebbe dovuto intervenire. (ld)