Musicisti e parolieri potranno inviare le loro canzoni inedite all'Unione italiana entro il prossimo 25 febbraio
Calato da poco il sipario sul Festival dell'istrioto, che si è svolto a dicembre, ecco nuovamente in pista il Festival dell'istroveneto, con il bando del decimo Dimela cantando, concorso per canzoni inedite in dialetto veneto istriano promosso come di consueto dall'Unione italiana, in collaborazione e con il patrocinio della Città di Buie e della Regione istriana. La formula è ormai consolidata: saranno 14 i brani ammessi, che verranno selezionati in base al valore artistico e con una particolare attenzione al testo. Da scrivere - si puntualizza nel regolamento - "in bon istroveneto", pena la necessità, per gli autori, di apportare qualche opportuna correzione sul piano linguistico. E ciò senza dimenticare, come inoltre si precisa, che il dialetto non è solo fisarmoniche e bei tempi andati, ma si apre a ogni possibilità e anzi a essere apprezzate su tutte saranno le canzoni con tematiche e forme musicali contemporanee. La scadenza per i creativi in 'lingua locale' è il 25 febbraio. Accattivante il montepremi: mille euro in palio per il premio della giuria alla migliore canzone e altrettanti per il premio del pubblico, 500 per il miglior testo e 500 per il migliore arrangiamento, cui si aggiungono le menzioni da 300 euro.
Insomma, i tempi sono incerti e il Covid non molla, cionostante gli organizzatori non rinunciano a mettere in cantiere la popolare manifestazione, che, del resto si è fatta anche l'altr'anno, sia pure fra molte difficoltà, e spostata da giugno a settembre. Tre serate, a Pirano, Cittadella (in provincia di Padova) e naturalmente Buie con il gran finale, coronato da quella splendida notizia - l'istroveneto bene culturale immateriale anche in Croazia, dopo l'analogo riconoscimento ottenuto in Slovenia - che ora non può che infondere nuovo slancio e nuovo entusiasmo.