La relazione sulle scuole della CNI e quella sull'attività del Centro studi musica classica al centro della riunione della Giunta esecutiva dell'Unione Italiana riunita ieri sera a Umago. Tra i 17 punti all' ordine del giorno, diversi dei quali dedicati alla nomina di commissioni o all' approvazione di spese per manutenzioni di varie sedi comunitarie, importanti quelli dedicati al mondo della scuola con la titolare del settore Iva Bradaschia Kožul che ha prima fornito gli ultimi dati sulle iscrizioni per l' anno 2019/2020 e ha presentato, successivamente, l' ampia relazione che sarà proposta all' Assemblea dell' Unione Italiana che dovrebbe essere dedicata al mondo della scuola e a quello dei mass media della CNI. Per quanto riguarda l'anno in corso, la Bradaschia ha parlato di dati incoraggianti che confermano la stabilità del sistema scolastico minoritario. Sono 1700 gli iscritti nei 17 asili di Slovenia e Croazia, 2 mila e 300 gli alunni che frequentano le 14 elementari , 690 gli allievi delle 7 medie superiori. Complessivamente 4 mila 683 gli iscritti dei quali mille 295 frequentano un' istituzione in Slovenia.
Dettagliato il Piano di lavoro 2019/2020 per il Centro studi musica classica dell' Unione Italiana presentato da Anna Čuić Tanković che oltre che ad essere membro della Giunta ricopre da qualche settimana la funzione di direttore didattico ad interim del Luigi Dallapiccola. La Čuić Tanković ha informato dei vari incontri avuti con docenti e genitori degli allievi delle 4 sezioni presenti sul territorio: Fiume, Pola, Verteneglio e Capodistria Oltre che all'assunzione di nuovi collaboratori avviata una riorganizzazione interna volta al miglioramento dell'offerta didattica e alla riduzione delle spese. "Attualmente il Centro conta 160 allievi ma l' obiettivo e' quello di accoglierne ancora di più e fare in modo che nessun interessato rimanga a casa" ha detto la Čuić Tanković ricordando la grande potenzialità di questa istituzione minoritaria.
Lionella Pausin Acquavita