Uno strumento al servizio degli studiosi della storia di confine e di divulgazione storica presso il pubblico di Croazia, Slovenia e Italia. Nelle parole di Orietta Moscarda, direttrice della rivista e ricercatrice del Crs, è questa fin dalla nascita (nel 1971, giusto cinquant'anni fa) la missione dei Quaderni, periodico che si occupa della storia dell'Alto Adriatico in età contemporanea, indagata in tutti i suoi complessi e controversi aspetti politici, economici, sociali e culturali. Una pubblicazione che non si propone solo come un'espressione della ricerca storica della comunità nazionale italiana, ma rappresenta il punto d'incontro di studiosi croati, italiani e sloveni, svolgendo così quella meritoria opera mediatrice fra tradizioni intellettuali diverse che è da sempre fra i cardini del progetto del Centro di ricerche storiche di Rovigno. L'ultimo, corposo, volume (440 pagine), al solito una coedizione con l'Unione italiana e l'Università popolare di Trieste, racchiude in una nuova veste grafica una stimolante varietà di contributi, che ieri sono stati commentati dallo storico triestino Raoul Pupo, grande esperto delle vicende del confine orientale: si va dalle questioni delle minoranze e del confine nei rapporti fra il PCI e la Jugoslavia nel periodo 1955-1975 alla storia della Lista per Trieste, singolare esperienza politica anticipatrice del leghismo. Interesse suscita, fra gli altri, il saggio della stessa Orietta Moscarda su Fiume nel vortice della repressione cominformista e delle opzioni tra il 1949 e il 1951: uno studio, fondato su una imponente mole documentaria, ha spiegato il professor Pupo, da cui risulta chiaro come i veri strumenti del processo di costruzione e consolidamento del sistema comunista furono la repressione e la violenza, dove la ragion di Stato giustificava qualsiasi mezzo.
La rivista, che ha cadenza annuale, è liberamente disponibile, in versione digitale, sul sito del Crs.
Ornella Rossetto