Non nasconde la sua soddisfazione Manuela Rojec per la nomina a vicesindaco. Ringrazia la Comunità autogestita della nazionalità italiana per averla voluta lì e spera di riuscire a soddisfare tutte le grandi aspettative che i connazionali ed i cittadini di Pirano ripongono in lei e nella nuova squadra che guiderà il comune nei prossimi quattro anni.
A Pirano, sottoliena la Rojec, l’entusiasmo del sindaco Đenio Zadković e della nuova compagine è alle stelle. Sono moltissimi quelli che lo stanno incontrando in queste settimane. Tra di essi anche il deputato della comunità nazionale italiana Felice Žiža che con Zadković ha parlato di un decreto sul bilinguismo uniforme per tutti i comuni costieri e dell'istituzione di un forum dei consiglieri delle quattro municipalità della costa slovena.
La Rojec in questi giorni è praticamente irraggiungibile: impegnata in lunghe riunioni con i preposti uffici comunali. La nuova amministrazione e deve capire come stanno le cose e tracciare la linea per il futuro. Il primo scoglio sarà quello della stesura della finanziaria. La comunità nazionale italiana conta di ottenere dalla municipalità tutti i mezzi erogati dallo stato per la minoranza. Pirano è l’unico tra i comuni costieri che trattiene una parte dei fondi per le sue necessità. Il sindaco Đenio Zadković, in campagna elettorale, aveva promesso che non sarebbe più stato così. Adesso siamo di fronte al primo banco di prova. Per la Rojec, però “non si tratta solo di chiedere, ma anche di presentare progetti concreti” per ottenere quei soldi. La CAN ha già da tempo ultimato un ambizioso programma ricco di iniziative per la comunità italiana, ma anche per tutta la cittadinanza. Ora si tratterà di convincere il comune della bontà di quei progetti.
Al di là dei soldi, però, la battaglia più importante, a livello simbolico, resta quella legata alla toponomastica. Si tratta di ripristinare al più presto almeno i vecchi nomi di Santa Lucia e San Bernardino, cancellati dal regime comunista nell’immediato dopoguerra. La Rojec è ottimista, è quasi sicura che si riusciranno a smuovere le acque e ribadisce che per la minoranza questa è una priorità da realizzare in tempi brevissimi. La questione verrà aperta già alla prima riunione della Commissione comunale della nazionalità. L’obiettivo è quello di preparare un documento da far approvare in Consiglio comunale.
Zadković ed i suoi uomini, del resto, sembrano slegati dalle ideologie del passato. Forse con essi sarà più facile aprire argomenti che le precedenti amministrazioni non avevano mai voluto affrontare. Per la Rojec adesso il clima è molto positivo. Precisa che il sindaco è molto legato alla comunità italiana e che ha intorno a sé collaboratori che sono della minoranza italiana. In sintesi, afferma la Rojec, si tratta di una bella squadra che se riuscirà ad avere una visione unitaria e progetti comuni renderà il lavoro più facile e potrà raggiungere risultati significativi.
Stefano Lusa