Ripreso in questi giorni il dibattito sulla regionalizzazione in Slovenia. Fino al 30 ottobre è possibile partecipare al dibattito pubblico inviando al sito www.pokrajine.si osservazioni e proposte. La comunità nazionale italiana ha espresso alcune perplessità circa i contenuti dei due disegni di legge proposti dal Consiglio di Stato. Il presidente della CAN Costiera Alberto Scheriani, ospite de L'Approfondimento, ribadisce che tutti hanno la possibilità di intervenire nel dibattito pubblico, anche a titolo personale, ma che l'unico interlocutore dello Stato rimane la CAN Costiera.
"Abbiamo visto le due bozze proposte dal Consiglio di Stato anche in collaborazione con il deputato Felice Žiža che già ad inizio luglio assieme al deputato ungarese Horvath aveva inviato una lettera al presidente del Consiglio di Stato specificando i requisiti che le due norme dovrebbero avere in termini di diritti minoritari. Abbiamo analizzato i due documenti e visto che sono molto lacunosi; manca tanto per quello che riguarda le nostra particolarità e le nostre specificità. La legge per quel che ci riguarda è molto scarna e qui c'è ancora tanto da fare. Chiediamo che la tutela della comunità italiana avvenga in ogni ambito, anche questa legge specifica deve tener conto di quelli che sono i diritti della comunità italiana o di quella magiara. I diritti devono essere ben chiari e specificati per ogni settore in cui operiamo da quello culturale, a quello scolastico, l'imprenditoria, la base economica e così via. Nei disegni di legge tutto questo non è specificato. Si menziona che nello statuto tutto verrà definito, ad esempio vediamo che anche degli statuti comunali i diritti della comunità nazionale italiana vengono affrontati in un capitolo particolare, ma non si più sfuggire da quella che è la base legislativa che tutela la CNI, a partire dalla Costituzione, ma anche la Legge sulle CAN, le normative che riguardano il settore scolastico o quello culturale che andranno inclusi negli statuti di queste regioni.
Abbiamo sempre voluto e sempre proposto una regione a statuto speciale, sul modello del FVG, perché "speciale" è la presenza della comunità nazionale italiana. Noi proporremo questo tipo di regione, solo bisogna essere anche reali e quindi capire quelle che sono le volontà dello stato anche nel fare le regioni. Credo che sarà difficile ottenere da parte dello dello Stato sloveno, eventualmente, una regione solo per quei quattro comuni costieri dove vive la comunità nazionale italiana."
La proposta al momento è quella di accorpare la regione del Litorale con la Carniola interna, Notranjska. Un'ipotesi che non vi soddisfa, presidente Scheriani.
"Non piace perchè noi abbiamo sempre portato avanti il discorso di avere una regione a statuto speciale con delle particolarità eccetera..e noi dovremo dire allo stato quello che pensiamo e lo faremo assolutamente. Dovremo poi anche trovare nell'ambito di una regionalizzazione generale dello stato il nostro ruolo, la nostra posizione. Probabilmente per quello che ci riguarda non sarà mai ideale una regione e forse neppure per le forze politiche, che non troveranno mai una soluzione ideale..ma come per ogni legge e ogni proposta bisognerà arrivare ad un compromesso e io credo che noi saremo in grado e capaci di farlo."
Il dibattito pubblico è in corso, è possibile accedere a una pagina internet e lasciare un'osservazione. Formalmente la CAN Costiera non è stata ancora interpellata in merito. Quali i passaggi formali da qui alla chiusura di questo dibattito pubblico e cosa succederà nei prossimi mesi?
"Succede questo..come per ogni legge il Governo sottopone la questione a dibattito pubblico, è stato attivato questo sito dove ognuno di noi può partecipare, quindi ognuno di noi, anche a titolo personale, può fare queste osservazioni che vanno in un contenitore generale, immenso. Un gruppo di lavoro preposto dovrà fare una cernita, evidenziare le proposte ritenute valide, rigettare le altre. Probabilmente anche noi come CAN Costiera, come sempre fatto, ci includeremo nel dibattito pubblico presentando delle nostre osservazioni, che come detto finiranno in un contenitore generale, però lo stato è tenuto, nel momento che la legge entra in procedura parlamentare, in discussione alla Camera di Stato, informarci e farci la formale richiesta di dare il nostro parere. Solo in quel momento diventerà ufficiale anche la nostra posizione, il parere che daremo e le osservazioni che presenteremo. Ufficialmente ci informeranno, ufficialmente noi risponderemo e ufficialmente potremo prendere anche posizione. E teniamo presente che la CAN Costiera è l'interlocutore ufficiale della CNI con lo stato e nessun'altra istituzione. Saremo chiamati noi a dare il nostro parere, e noi attraverso i nostri canali informeremo tutte le istituzioni affinchè ci suggeriscano e ci diano dei contributi in questo senso per rispondere quanto meglio alle richieste dello stato." (ld)