Due appuntamenti che l’Unione Italiana ha voluto abbinare perché come ha spiegato il presidente Maurizio Tremul “importanti sono i giovani che con talento e fantasia curano la parola scritta in lingua italiana ma importanti sono pure i loro mentori come tutti i docenti –ora in meritata pensione- che in passato hanno dedicato una vita all’ insegnamento nelle scuole della nostra minoranza”.
Isa Macinko della “Dolac” di Fiume, Ana Mesaroš,della “Galileo Galiei “ di Umago e Lea Codarin della” Pier Paolo Vergerio il Vecchio” di Capodistria le vincitrici del rispettivamente primo,secondo e terzo premio della 47.esima edizione della Gara d’ italiano per le scuole elementari organizzata tradizionalmente dalla rivista per ragazzi “Arcobaleno” guidata da Tiziana Dabović. “Un premio che va ai ragazzi ma indubbiamente anche ai loro professori che hanno riconosciuto estro creativo e qualità; sono ragazzi- e lo dico per esperienza -che sicuramente avremo modo di incontrare anche in altre occasioni ed in altre premiazioni ed in un prossimo futuro forse leggeremo anche qualche loro libro ” ha affermato la Dabović non mancando di lodare, oltre che quelli premiati, tutti i lavori della competizione che si e’ svolta lo scorso novembre.
Karla Sorčić di Fiume, Skay Spahić di Pola e Dorian Superina sempre di Fiume i vincitori dei tre premi riservati alle Scuole Medie Superiori Italiane e consegnati dalla responsabile del settore scuola dell’esecutivo UI, Iva Bradaschia Kožul che si è congratulata con i premiati, ma si è rivolta soprattutto alla platea composta dagli ex dipendenti delle scuole della minoranza “se oggi siamo qui, ha consegnare questi premi, è sicuramente anche grazie a voi che con coraggio, dedizione e forza di volontà avete abbracciato la missione dell’insegnamento nelle scuole della CNI” ha detto la Bradaschia Kožul ricordando gli anni difficili: quelli con pochi alunni nelle classi, quelli senza libri di testo e materiale didattico, quelli svolti in edifici fatiscenti e non consoni all’educazione. “La responsabilità di portare avanti le istituzioni scolastiche della nostra minoranza sta ora nelle nostre mani ora sono le nuove generazioni quelle chiamate a garantirci futuro e speriamo che lo facciano traendo insegnamento dal vostro orgoglio e dalla vostra esperienza” ha affermato la responsabile del settore scuola della Giunta UI.
La cerimonia è stata rallegrata da uno spettacolo artistico - culturale che ha portato in scena i ragazzi di tutte e quattro le elementari italiane di Fiume e quelli della media superiore. E’ seguito un incontro conviviale per gli insegnanti in quiescenza arrivati dalle varie parti dell’Istria e tra di loro anche Maria Pia Casagrande, quarant’anni nelle scuole italiane del capodistriano e da sedici anni in pensione. “ Se sono bravi i ragazzi significa che sono bravi anche i professori e ciò vuol dire che abbiamo lasciato una buona traccia. In questi incontri ci ricordiamo del passato, anche se abbiamo esperienze molto diverse. Non è stato facile per noi ma non è semplice nemmeno il presente. Gli insegnanti fanno, con i mezzi che hanno, quello che possono. Non è colpa loro se chi sta sopra di noi, molto più in altro li paga poco e non li tutela. Oggi, mi dispiace dirlo, non c’e’ nessuna legge che li protegga e spesso sono alla mercé dei genitori ai quali bisogna far capire che i figli sono a scuola solo 5 o 6 ore il resto sono in famiglia” ci ha dichiarato la Casagrande che nonostante il pensionamento continua la sua attività educativa e politica in seno alle associazioni della Comunità italiana.
Lionella Pausin Acquavita