L’affaire della scuola “Dante Alighieri” scuote anche il consiglio della Comunità Autogestita della Nazionalità di Isola. Sulla scia della rimozione di Teura Raschini da rappresentante della CAN nel consiglio di istituto della "Dante", Ambra Šlosar Karbič, Donatella Vodopija e Robi Štule hanno consegnato le loro dimissioni dal consiglio ritenendo la procedura nei confronti della Raschini non corretta.
Dubbi, inoltre, sul nuovo rappresentante Sebastian Morato che secondo loro non sarebbe adatto a rivestire questo incarico poichè "milita in un partito politico". "Non possiamo accettare", hanno dichiarato i tre consiglieri che "un partito politico, qualunque esso sia, inizi ad entrare direttamente e visibilmente nelle scelte della Comunità Nazionale", che invece dovrebbe mantenere la propria soggettività.
"Abbiamo deciso di dimetterci", ci ha spiegato Ambra Šlosar Karbič, "perché siamo arrivati ad un punto il consiglio è praticamente diviso in due: siamo quattro consiglieri contro cinque dall’altra parte. Le nostre proposte non sono mai prese in considerazione, e molto spesso non siamo interpellati su decisioni già prese, senza consultarci. Non siamo assolutamente d’accordo con l’esonero di Teura Raschini. Riteniamo che le motivazioni date siano quanto meno contradditorie. Teura Raschini ha sempre goduto della nostra fiducia e noi continuiamo a dargliela e perciò ci sembrava giusto allontanarci da un gruppo che non agisce con unità e chiarezza".
Secondo la Šlosar Karbič si tratterebbe solo dell'ultimo episodio di questo tipo in questo consiglio, nel quale secondo i consiglieri uscenti sarebbe mancato sin dall'inizio il dialogo. A dimostrazione di ciò viene ricordata la mancata mediazione un anno fa per individuare il rappresentante , che avrebbe dovuto prendere il posto della dimissionaria Agnese Babič nel consiglio di istituto, e per il quale infine sarebbe stato imposto Egidio Krajcar.
"A questo punto sarà la CAN a decidere i passi da compiere", ha concluso la Šlosar Karbič, "quello che noi volevamo fare era dimostrare pubblicamente il nostro disappunto per le ultime scelte fatte, tra l'altro senza la presenza di noi tre consiglieri, assenti per impegni precedenti, che tra l'atro siamo venuti a conoscenza di tutto attraverso i media".
Secondo fonti ben informate a dimettersi sarebbe stata anche la consigliera indipendete Katja Dellore, lasciando a questo punto il consiglio della CAN isolana con solo 5 consiglieri.
"Gli interessi personali di singole persone hanno preso il domino su tutta la collettività" questa l'opinione dei tre consiglieri dimissionari che ritengono che ciò vada "a scapito del bene delle due Comunità presenti a Isola, e, a questo punto, anche del bene della SE Dante Alighieri".
A questo punto ad Isola non ci sarebbero più i numeri per approvare il bilancio, che da statuto necessita di 6 voti. Gli isolani quindi presto potrebbero tornare alle urne per per sostituire i seggi, che a scanso di ripensamenti dell'ultimo minuto, al momento sono vacanti.
Barbara Costamagna