La Società umanistica Histria, in collaborazione con la Comunità degli Italiani "Santorio Santorio" di Capodistria, l'Università popolare aperta "Augustin Vivoda" e la Cattedra del Sabor ciacavo di Pinguente, nonché la Società Istriana di Archeologia e Storia Patria di Trieste, presenta questa sera a Capodistria, presso Palazzo Gravisi-Buttorai, la conferenza di Matija Nežić intitolata "Il Capitanio di Raspo - Nuovi spunti sul ruolo del Capitano di Raspo a Pinguente e nel contesto dell'amministrazione veneta in Istria".
Ma cosa rappresentava la figura storica del Capitano di Raspo? Ce lo racconta lo stesso Matija Nežić:
"Il capitano di Raspo, con sede a Pinguente, era una figura di estrema importanza per l'amministrazione veneta nell' Istria. Svolgeva i compiti di Podestà di Pinguente però aveva anche compiti e potere su altre questioni, per tutta la zona dell'Istria veneta, quindi amministrazione dei boschi, sia pubblici che privati, somministrazione delle legna all'arsenale, questioni di confini, questioni militari e quello che anche era molto importante, questioni di nuovi abitanti; quindi, era una delle figure più importanti riguardo al ripopolamento dell'Istria. Poteva anche giudicarli e così via. Il capitano veniva nominato dai membri del Maggior Consiglio a un mandato di 32 mesi che veniva chiamato reggimento. Il capitano doveva risiedere con la famiglia, perché non poteva spostarsi nel corso del mandato, non poteva tornare a Venezia. Questo ha fatto sì che Pinguente si sviluppasse in un centro urbano molto, molto importante".
Davide Fifaco