Un’iniziativa volta alla valorizzazione culturale e storica del territorio realizzata dal Consiglio della minoranza italiana autoctona umaghese e sostenuta finanziariamente dalla municipalità. "Un progetto che abbiamo portato avanti in collaborazione con la Comunità 'Fulvio Tomizza' e con il museo", ci racconta la presidente del Consiglio Erika Šporčić Calabrò che illustra posizione e contenuti: “Di preciso ci sono due tabelle a forma di podio poste una nel giardino pubblico, presso il palazzo comunale, e l’altra nella piazzetta che sta dietro il duomo e che gli umaghesi chiamano la Corte delle ore; poi ci sono tre targhe murarie che segnalano la cisterna pubblica, la torre civica e la palla di cannone incastrata sul campanile". Le informazioni scritte in quattro lingue - croato, italiano, inglese e tedesco - forniscono curiosità legate ai luoghi e alla loro storia e sono indirizzate sia alla cittadinanza che ai turisti. "Ad esempio la tabella del giardino pubblico, ora intitolato a Luciano Delbianco, parla di questo personaggio che è stato il primo presidente della Regione istriana, ma racconta che quello era l’orto botanico dell’elementare italiana quando l’istituzione scolastica si trovava sede nell’attuale municipio”, spiega la Šporčić Calabrò e aggiunge: “Si parla del palazzo di epoca austro-ungarica, del busto del podestà Pietro Manzutto lì collocato e andato perso nel secondo dopoguerra; insomma, tante piccole informazioni che possono interessare tutti e rendere più vicini, più sentiti alcuni luoghi del centro cittadino”.
Il Consiglio della CNI non intende fermarsi qui e sta già vagliando altri eventuali punti per completare questo discorso di tutela e divulgazione del variegato puzzle storico, culturale e sociale di Umago. "Abbiamo tante idee e tanti progetti in cantiere, armonizzati con la nostra Comunità degli italiani e con altre istituzioni cittadine", ci dice ancora la Šporčić Calabrò soddisfatta anche del successo avuto dal laboratorio di dizione. "Due giornate intense dedicate ai docenti delle nostre scuole, ai giovani e a tutti i connazionali e non che hanno destato grande interesse e che sarà necessario sicuramente ripetere”, conclude la presidente del Consiglio della minoranza italiana autoctona della Città di Umago.
Lionella Pausin Acquavita