Circa 200 sono state le adesioni alla petizione promossa da un gruppo di genitori della scuola elementare "Pier Paolo Vergerio il vecchio" di Capodistria per chiedere al Governo ed al ministero dell’istruzione sloveni di partire al più presto con i lavori di restauro del Collegio dei Nobili, l’edificio che accoglie parte dell’istituto in coabitazione con il Ginnasio “Gian Rinaldo Carli”.
“Speriamo possano essere di aiuto alle istituzioni della comunità affinchè il ministero sia più ricettivo a prendere degli impegni chiari e scritti sulla realizzazione di questo importante restauro", ha dichiarato Luka Juri, uno dei promotori che hanno presentato la lettera che sarà inviata oggi al premier Šarec e al ministro Pikalo, con un incontro al quale hanno preso parte anche i vertici della CAN di Capodistria e di quella Costiera.
“Noi avremo il prossimo 5 dicembre un incontro con il ministero", ha annunciato il presidente della CAN costiera Alberto Scheriani, "per discutere della strada che si andrà a seguire. Per quanto riguarda i finanziamenti il ministero ci ha confermato che per il 2020 saranno a disposizione 270 mila euro, nel 2021 700 mila e nel 2022 altri 700 mila. La nostra aspettativa è di arrivare all’investimento finito in toto nel 2022”.
Scheriani ha detto di concordare con i genitori sull’importanza di restaurare la scuola al più presto, ma ha avuto da ridire sulla modalità seguita dai promotori della petizione:
“Io penso che la strada giusta sarebbe stata quella di parlare con il consiglio dei genitori a scuola e con la dirigenza scolastica e poi avviare questo tipo di iniziativa. Io l'ho saputo dai media e non da chi mi avrebbe dovuto forse informare come presidente della CAN costiera”.
“Ci sono chiaramente concezioni diverse di come possano partire delle iniziative”, ha ribattuto Juri, “ed ognuno di noi su questo tema rimane sulla propria posizione. Noi siamo contenti che la nostra petizione sia nata in modo genuino ed autonomo, senza il coordinamento con le istituzioni. È così che funziona la società civile e siamo anche soddisfatti di essere potuti in un secondo tempo entrare in contatto con le istituzioni e chiarire le nostre intenzioni. In ogni caso siamo unanimi sul fatto che tutti vogliamo la stessa cosa, ossia il restauro del Collegio dei Nobili”.
Juri ha, perciò, ringraziato per il lavoro fatto anche il deputato al seggio specifico Felice Žiža che per impegni istituzionali non è potuto essere presente a questo appuntamento.
Il finanziamento da parte del governo sloveno dovrebbe, quindi, essere sicuro anche se incertezze restano ancora per quanto riguarda le tempistiche, poichè bisogna tener conto che si tratta del restauro di un palazzo storico che come tale sarà anche supervisionato dalle Belle Arti.
Il presidente dell’Unione italiana Maurizio Tremul, uno dei firmatari della petizione, ha anche annunciato di aver fatto richiesta di un supporto finanziario a Roma.
"Nel 2020/21 sono previsti sulla legge 73 che finanzia la CNI in Slovenia e Croazia sono per ora previsti 3 milioni di euro e non 4 milioni come l’anno precedente", ha spiegato Tremul, "e quindi abbiamo chiesto che resti il quarto milione anche per il 2021, proprio per l’investimento che si potrebbe fare tramite l’Unione per il restauro del Collegio dei Nobili".
La notizia è stata accolta con stupore da Scheriani, che ha dato ad intendere che nessuno al momento ha chiesto un contributo all'Unione Italiana.
In conclusione il vicesindaco della Comunità Nazionale Italiana di Capodistria Mario Steffè ha ribadito l’appoggio del Comune al restauro e l'importanza della prima fase del progetto con il restauro del complesso Grisoni che accoglie le prime classi della "Vergerio", invitando infine a non "sovrapporsi l'uno con l’altro, ma a restare tutti nell’ambito che compete ad ognuno".
Barbara Costamagna