Una collaborazione, quella tra la giornalista del quotidiano “La voce del popolo” e Radio Labin/Radio Albona che risale al 2005: “Era stata l’allora presidente della Comunità degli italiani albonese, Nagua Giurici a propormi la partecipazione al progetto”, ricorda Tanja Škopac e aggiunge: “Tre anni prima mi ero laureata alla Scuola superiore di lingue moderne per interpreti e traduttori di Trieste e da un anno scrivevo per il giornale fiumano ma non avevo alcuna esperienza radiofonica, perciò posso dire che, forse, è stata anche un po’ d’incoscienza giovanile a farmi abbracciare quest’iniziativa che va avanti e mi rende felice da ormai 15 anni”. Grata alla dirigenza di “Radio Labin” con in testa Dezi Paliska per l’opportunità che le è stata data nonché ai vertici attuali della CI, con a capo oggi Daniela Mohorović, che continuano a sostenerla, la Škopac ci fa capire il stretto contatto tra il sodalizio albonese ed il suo programma: “Io cerco di parlare di temi importanti per la componente italiana del territorio, ma nel contempo cerco di renderli interessanti alla maggioranza ed in questo modo affermare il valore e promuovere l’attività del sodalizio che ha un ruolo importante nella vita culturale, sociale e politica dell’albonese”, spiega la nostra interlocutrice che nei suoi appuntamenti settimanali si sofferma su argomenti di carattere locale e regionale ma spazia pure in quell’ambiente più vasto che include la Croazia e l’Italia.
Tra i suoi ospiti preferiti, e lo percepiamo al volo, c’è senz’ombra di dubbio l’albonese Tullio Vorano, un pozzo di sapere e di conoscenza su fatti storici, ma anche attuali, di carattere locale, europeo e mondiale. Tra le trasmissioni andate in onda nel 2020 alla Škopac piace ricordare quelle con gli interventi dell’attrice triestina Elke Burul che ha origini chersanesi, con la cantautrice Elis Lovrić, con la stilista veneziana Fiorella Mancini per nominarne alcune. “Ricordo sempre con grande piacere quasi tutte le voci che mi hanno fatto compagnia in questi quindici anni”, rileva la giornalista che risponde con una sonora risata alla domanda sulla preferenza tra radio o giornale. “Mi piace il microfono, la radio dà la possibilità di far sentire l’interlocutore, le persone che abbiamo davanti e questo non avviene nel giornale, dove spesso le risposte trascritte o anche linguisticamente riadattate fanno emergere più lo stile dell’autore che quello dell’intervistato”, afferma Tanja Škopac svelando che – essendo una persona timida - non ha problemi a condurre una trasmissione, ma ad esserne ospite invece sì.
Appassionata viaggiatrice e girovaga, amante dei paesi asiatici tra i quali pone in primo piano il Laos e la Cambogia dove un giorno vorrebbe trasferirsi, la Škopac ci racconta - consapevole di non esser l’unica - che questo periodo pandemico la sta mettendo a dura prova proprio per l’impossibilità di muoversi. “Nonostante la pandemia, una tappa in Turchia, tra Istanbul e la Cappadocia, me la sono permessa”, ci svela la nostra interlocutrice sottolineando che viaggiare – oltre che al classico arricchimento culturale - libera la mente e ti fa capire meglio le tue origini e il luogo dal quale provieni.
“A differenza di molte altre aree istriane, Albona è particolare; non ha una scuola italiana, nelle due elementari in lingua croata non viene svolto il programma che può venir attuato per l’insegnamento della lingua e cultura minoritaria, abbiamo solo una sezione italiana nell’asilo cittadino perciò è la Comunità a rendersi carico e a rimediare a queste carenze con corsi di lingua, arti applicate, attività corali e altri progetti rivolti ai bambini e giovani”, dice la giornalista confermando che anche la sua trasmissione radiofonica vuole contribuire alla valorizzazione della presenza di una componente - quella italiana - senza la quale questo territorio e l’Istria in generale non sarebbe quello che è.
Dal 19 dicembre scorso, quando si sono ricordati i 15 anni del “Settimanale albonese” che va in onda ogni lunedì dalle 17:30 alle 18:00 su Radio Labin, la trasmissione ha subito alcune modifiche. “Non siamo nel periodo giusto per grandi cambiamenti e pianificazioni comunque qualcosa ho voluto cambiare così nella seconda parte dedicata ai personaggi importanti della cultura italiana ora parlo pure dei luoghi e monumenti che vanno visitati in Italia”, dice la Škopac concludendo che nel futuro vorrebbe realizzare dei reportage dalle Comunità degli italiani dell’Istria e Quarnero anche per uno scambio d’informazioni su vita e attività dei sodalizi che sono il fulcro, il pilastro dell’attività rivolta alla salvaguardia dell’italianità in queste terre.
Lionella Pausin Acquavita