Dopo la trilaterale del dicembre scorso a Trieste i capi diplomazia tornano dunque ad incontrarsi in Slovenia. L’annuncio arriva dal ministro degli esteri sloveno Anže Logar che - in sede di comitato esteri del Parlamento- ha aggiunto che nell’ occasione sarà sottoscritta la Dichiarazione congiunta di collaborazione nell’ Adriatico settentrionale. Un documento che inizialmente si sarebbe dovuto firmare già nell’incontro triestino ma che evidentemente ha avuto bisogno di modifiche e armonizzazioni. Logar ha espresso il desiderio che la questione sia discussa prima del vertice in una nuova seduta a porte chiuse del comitato con la speranza- ha detto- che anche in questa occasione venga raggiunto il consenso registrato nella riunione dell’ 11 gennaio scorso. In quell’occasione - ricordiamo - l’organo parlamentare aveva dato luce verde alle attività di Lubiana legate alla proclamazione delle zone economiche esclusive in Adriatico da parte di Italia e Croazia. E se quest’ultima l’ha fatto a febbraio a Roma invece, l’iter per la costituzione della ZEE sarebbe entrato nella fase finale. Nel percorso è stata inclusa fin dall’inizio pure Lubiana sia nelle riunioni a più alto livello che in quelle a livello di esperti. In tutta gli incontri la Slovenia ha sempre sostenuto come la proclamazione delle ZEE da parte di Roma e Zagabria non può e nemmeno deve pregiudicare i diritti garantiti a Lubiana da leggi e accordi internazionali ed europei.
La visita del ministro degli esteri di Maio in Slovenia potrebbe essere occasione d’incontro tra la Comunità nazionale italiana e il capo della Farnesina. Una richiesta in questo senso è stata inoltrata all’ambasciatore d’Italia a Lubiana Carlo Campanile dal deputato al seggio specifico Felice Žiža. “Siamo interessati ad un incontro che potrà avere diverse forme a seconda del tempo che avrà a disposizione il ministro degli esteri. Un desiderio - quello della Comunità italiana in Slovenia - che ho espresso alle autorità diplomatiche d’Italia e poiché la trilaterale si svolgerà a Portorose, potrebbe essere questa una bella occasione per ospitare Di Maio alla Comunità degli italiani di Pirano o in un altro sodalizio del territorio” ci ha dichiarato Žiža e ha aggiunto: “Le questioni messe sul tavolo già l’ altro anno nei confronti del Ministero affari esteri della Repubblica italiana sono numerose e credo che questa potrebbe essere l’ occasione giusta per svilupparle anche per comprendere quali risultati saranno raggiungibili in futuro per migliorare ulteriormente la nostra collaborazione con la Nazione madre ma anche la posizione della CNI nel territorio d’ insediamento storico”.
Lionella Pausin Acquavita