Dopo i saluti della presidente CI Tamara Brussich è stato l'editore Beppe Cantele - collegato in videoconferenza - a presentare, come ha detto, questa grande opera. "Uno sforzo editoriale enorme ma fatto con grande piacere e passione professionale perché da voce ad una delle scrittrici più qualificate e straordinarie di quest'area europea" ha detto il responsabile della Ronzani spiegando che i tre volumi di oltre mille pagine raccolgono tutti i racconti della Milani tra i quali ci sono pure opere inedite.
Come aggiunto da Mauro Sambi, curatore della trilogia, ogni volume racchiude tematiche diverse selezionate assieme all'autrice e può venir letto quasi come un romanzo visto il ricomparire di personaggi, luoghi e avvenimenti. "L'osteria della Parenzana" che è il primo libro del ciclo narrativo e che, uscito il 15 aprile scorso, è per altro già alla seconda edizione, è quello che verte attorno all'osteria della nonna, parentina di nascita, e nel quale emergono i ricordi e gli affetti più intimi della scrittrice."Agnus Dei " affronta invece il tema del conflitto. Non solo della Seconda guerra mondiale, dell'esodo ma anche di tutto quanto successo nell'ultima guerra balcanica e nel quale, come ha detto Sambi, "basata sulla forza e capacità dell'espressione linguistica, c'è una straordinaria capacità dell'autrice ad immedesimarsi con i perdenti". A chiudere il viaggio "La partita", terzo volume uscito in questi giorni, e nel quale argomento sono gli italiani rimasti, la comunità italiana dell'Istria diventata minoranza con l'annessione dell'area alla Jugoslavia.
Molto interessante l'aspetto biografico e critico presentato dalla professoressa Elis Deghenghi Olujć che da ex collaboratrice e collega della Milani è riuscita a far pervenire al pubblico presente in sala e collegato via internet il reale valore letterario e di conservazione della memoria di quella che è sicuramente la figura più autorevole del mondo letterario e non solo della CNI.
Esemplare il messaggio scritto da Nelida Milani che come noto solitamente non partecipa a eventi pubblici e che dunque è stato presentato da Loredana Bogliun. Un messaggio rivolto principalmente ai giovani e nel quale oltre che ad un invito alla lettura e alla scrittura c'è una riflessione sull'identità anche e soprattutto quella multipla, sulla differenza tra storia e memoria, sulle sfide del futuro per la minoranza italiana. "La scrittura mi ha aiutato a raccontare la mutazione" ha detto la Milani aggiungendo: "Siate orgogliosi del vostro bilinguismo e ricordate che lo criticano perché ce lo invidiano".
Lionella Pausin Acquavita
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