Oggi Tremul in una missiva precisa che stando ai resoconti dei mass media, Žiža avrebbe parlato della legge elettorale a Portorose nel maggio scorso caldeggiando il maggioritario a turno unico, mentre alcuni mesi prima avrebbe detto ad Isola che "Prima che il documento arrivi sui banchi del Governo e della Camera di Stato, sarà necessario un ampio dibattito pubblico all'interno della Comunità Nazionale Italiana, per ottenere ulteriori indicazioni, da integrare nel testo di legge". Tremul afferma di prendere atto che la posizione del deputato della minoranza è cambiata.
Per questo motivo, Tremul intende, nella sua veste di Presidente dell'Unione Italiana e rappresentante della Comunità Italiana anche in Slovenia, avviare un dibattito pubblico, a cui sarà inviatato il deputato stesso i rappresentanti delle CAN, delle Comunità degli Italiani, delle Istituzioni ed i connazionali quali espressione della società civile della Comunità Nazionale Italiana. L'intento è quello di arrivare - scrive Tremul - ad un'ampia condivisione sul sistema elettorale migliore per la nostra Comunità Nazionale.
Il testo integrale della lettera aperta di Tremul:
Gentile Onorevole,
caro Felice,
Ti ringrazio per la tua risposta, che ho appreso dai media.
Della legge elettorale, stando ai resoconti dei mass media, ne avresti parlato a Portorose il 27 maggio 2019, annunciando che in autunno prenderebbe il via la modifica del sistema “Borda” nell’ambito della complessiva riforma della legge elettorale per le elezioni politiche in Slovenia.
Sempre stando alle notizie riportate dai media, avresti affrontato il tema anche il 4 febbraio 2019 a Isola (“La Voce del Mandracchio” N° 142/2019 – in allegato). Avresti annunciato allora che sarebbe in procedura, sin dal 2013, una bozza di modifica della legge che, in merito al sistema elettorale per le Comunità Nazionali, prevedrebbe l’introduzione del maggioritario a turno unico e l’innalzamento del numero di sostegni per la presentazione delle candidature. In quell’occasione, avresti anche dichiarato, secondo quanto riportato dall’articolo: “Prima che il documento arrivi sui banchi del Governo e della Camera di Stato, sarà necessario un ampio dibattito pubblico all’interno della Comunità Nazionale Italiana, per ottenere ulteriori indicazioni, da integrare nel testo di legge”. Prendo atto che nel frattempo la tua posizione è cambiata.
Per questo motivo, nell’intento di avviare una riflessione su questo tema così rilevante per la nostra soggettività e rappresentatività politica, intendo organizzare, nella mia veste di Presidente dell'Unione Italiana e rappresentante della Comunità Italiana anche in Slovenia, un dibattito pubblico, il prossimo primo luglio, a cui inviteremo a partecipare i rappresentanti delle CAN, delle Comunità degli Italiani, delle nostre Istituzioni ed i nostri connazionali quali espressione della società civile della Comunità Nazionale Italiana. L’intento è quello di arrivare ad un’ampia condivisione sul sistema elettorale migliore per la nostra Comunità Nazionale. Ti invito sin d’ora a prendere parte a questo incontro, con un tuo intervento iniziale e la tua attiva partecipazione alla discussione.
Nelle interviste che hai concesso qualche giorno fa a Radio e TV Capodistria, rilevi che la CAN Costiera si è già espressa con parere favorevole al disegno di legge per la riforma del sistema elettorale del 2015. In realtà si è espressa il 13 marzo 2013 sull'allora disegno di legge di modifica della legge elettorale. Nel frattempo, sul web, è reperibile un nuovo disegno di legge sul quale la CAN Costiera sarà giustamente chiamata ad esprimere il proprio parere.
Vorrei rilevare, infine, che l'Unione Italiana ha sempre sostenuto e difeso le prerogativa ed il ruolo delle CAN fin dai primi anni '90, quando si costruiva l'assetto giuridico-costituzionale della Slovenia. Anche personalmente, nei mie ruoli istituzionali all’interno dell’Unione Italiana, ho sempre insistito affinché le CAN debbano avere le competenze che hanno, anche per quanto riguarda l'approvazione delle leggi che si riferiscono alla nostra Comunità.