Una seduta molto affollata e che ha visto la partecipazione dei rappresentanti di tutti i dicasteri. A brevi linee, ognuno ha illustrato le principali attività che il rispettivo settore ha svolto nel 2021 e indirizzate al miglioramento dell’attuazione degli atti normativi in materia di bilinguismo e tutela minoritaria. Si è potuta constatare, la realizzazione di una parte del Piano d’azione che il governo ha adottato per il periodo 2021-2025 ma soprattutto la buona volontà di tutti a venire incontro alle esigenze delle due comunità autoctone che da anni lamentano il divario tra standard legislativo e sua applicazione. "Siamo sulla buona via, ma la strada che dobbiamo percorrere è ancora lunga" ha detto il presidente della CAN Costiera, Alberto Scheriani che ha elencato tutta una serie di problemi che, in generale, vanno dalla conoscenza della lingua italiana nel settore della pubblica amministrazione e, nel particolare, toccano settori quali informazione, la cultura e le scuole.
"A Radio e TV Capodistria vanno garantite le condizioni per un funzionamento qualitativo" si è sentito dire a Lubiana dove il presidente della Giunta esecutiva dell’Unione italiana, Marin Corva ha toccato pure l’argomento delle cosiddette istituzioni comuni e ha ringraziato Lubiana per il sostegno finanziario a Edit, CRS e Dramma italiano. "Stiamo lavorando bene con tutti i dicasteri ma quello più importante per noi è sicuramente il ministero all’istruzione con il quale stiamo dialogando perché vogliamo riportare in dibattito parlamentare la Legge particolare sull’istruzione dove va modificato l’articolo 15 e dove il livello di conoscenza della lingua italiana per i docenti non può essere il livello C1 di lingua straniera, ma deve esserci l’italiano come lingua materna", ha detto tra le altre cose il deputato al seggio specifico Felice Žiža che ha puntato molto sul potenziamento delle competenze linguistiche e sulla pariteticità tra lingua italiana e slovena nei territori nazionalmente misti. Egli ha confermato che sono stati fatti dei passi in avanti in tutti i settori ma che tutto può ulteriormente migliorare. In questo contesto ricordati i Programmi di sviluppo della base economica ma anche la necessità di rivedere i criteri per l’assegnazione delle borse studio per i cosiddetti quadri deficitari.
Lionella Pausin Acquavita