"Sebbene le aspettative sono quasi sempre maggiori dei risultati ottenuti, possiamo comunque reputarci soddisfatti di quelli raggiunti nel corso di questa seduta costitutiva" ha dichiarato al termine dell'incontro il deputato italiano al Parlamento di Lubiana, Felice Žiža. "Commissione disponibile, e lo abbiamo sentito per la prima volta, a percorrere la strada che stiamo indicando ormai da tempo e volta all'apertura di un Ufficio per il bilinguismo che renda più semplice l'applicazione delle regole e norme sul territorio d'insediamento storico" aggiunge ancora il parlamentare, un agenzia che andrebbe in pratica ad integrare il lavoro dell'Ufficio traduzioni del governo sloveno e produrrebbe documenti bilingui nel vero senso del termine in tutti i settori che interessano i connazionali: sanitario, finanziario, giudiziario e poi in quello dell'istruzione e cultura. Ed è Il presidente della Comunità autogestita costiera della nazionalità italiana, Alberto Scheriani a spiegare: "Abbiamo discusso di quelli che dovrebbero essere i formulari bilingui; non la traduzione in lingua italiana di un testo sloveno che spesso viene presentato come un documento a parte, un documento separato, bensì formulari unici con la scritta in sloveno e italiano sulla stessa pagina perché solo così potremmo realizzare il bilinguismo e solo così i nostri connazionali, nei vari uffici, potranno esercitare un loro diritto costituzionale". La Commissione -come concordato- tornerà a riunirsi tra un paio di mesi per vagliare i progressi compiuti nell'applicazione reale delle normative sul bilinguismo che sembrano carenti non per mancata volontà politica ma per questioni di carattere tecnico. Gli esponenti della CNI, rappresentata in Commissione oltre che da Žiža e Scheriani pure dalla vice-sindaco di Pirano Manuela Rojec hanno evidenziato - come ci dice il presidente della CAN Costiera - pure un altro problema: "Abbiamo esposto la questione della Legge sull'esposizione delle bandiere, normativa che in questo momento non ci permette l'esposizione costante del nostro simbolo e anche sulle possibilità di risolvere questo intoppo ci sarà data risposta nella prossima riunione".
Lionella Pausin Acquavita

Foto: Archivio personale
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