Nessuna buona notizia sulla frequenza 103.1 di radio Capodistria è emersa dalla riunione odierna del Comitato per i programmi radio-televisivi per la Comunità nazionale italiana odierno, durante il quale è stata sollevata la problematica della ipotesi paventata dal direttore generale di cedere i 103.1 a radio Slovenia International in modo da garantire la sua trasmissione su una decina di chilometri confinari che allo stato attuale non sono più coperti dall’emittente, a causa di contenziosi in corso da anni su questa materia tra Italia e Slovenia.

Noi abbiamo il problema che non possiamo garantire la copertura del segnale di Maribor e questa questione dovrà essere risolta in un modo o in un altro. È obbligo della RTV di Slovenia garantire la diffusione di quel segnale su tutta la rete autostradale. Qui non conta né la storia, né altri argomenti, contano solo i fatti e le leggi che la RTV di Slovenia deve rispettare”, ha detto il direttore generale del RTV Igor Kadunc interpellato sulla questione che ha aggiunto che, “noi non possiamo decidere quali sono le priorità, ma dobbiamo rispettare la legge. Io posso solo dirvi che questo problema è stato posto all’interno degli organismi sloveni, per fare in modo che la rete autostradale sia coperta come previsto. Il procedimento amministrativo sta andando avanti e temo per quello che sarà il risultato. Le frequenze sono limitate e bisogna quindi disporre di esse nel miglior modo possibile, che ognuno può intendere a moro proprio. Non mi è chiaro perché l’Italia non dia il suo consenso per l’uso della frequenza in questione, ma noi dobbiamo ottemperare alle decisioni degli organismi sloveni”.

Parole poco rassicuranti che hanno spinto i consiglieri ad esprimere in una delibera la propria solidarietà e il proprio sostegno alla nostra emittente.

Noi come CNI innanzitutto non vogliamo essere degli ostaggi in mano a qualcuno, e soprattutto desideriamo che nessuno tocchi questa nostra frequenza, che è basilare per sentire radio Capodistria al di qua ed al di la del confine e quindi su tutto il territorio di insediamento storico della minoranza”, ha commentato il presidente del comitato di programma nonché presidente della CAN costiera, Alberto Scheriani, "come comitato e come CNI siamo, naturalmente vicini alla redazione di radio Capodistria ed abbiamo deciso di appellarci sia alla direzione generale della RTV Slovenia sia al governo affinché la soluzione di questa problematica non venga trovata a scapito della frequenza della nostra emittente. Un’ingerenza su questa frequenza sarebbe considerata un’ingerenza su quelli che sono i diritti particolari della nostra Comunità nazionale".

Accolta positivamente la conferma della diffusione in Croazia dei programmi di radio e tv Capodistria all’interno dell’offerta di Maxtv per i prossimi due anni. Positivo anche il giudizio sul bilancio 2019 e sul progetto 4D verso il quale tutti i consiglieri hanno espresso un parere positivo.

Barbara Costamagna

Foto: Radio Capodistria
Foto: Radio Capodistria