All'ultima seduta del Consiglio della minoranza italiana della Regione istriana e allo scadere del mandato degli attuali vertici regionali, valutata la collaborazione intercorsa dall'estate 2019 in qua, ovvero dalla costituzione del nuovo consiglio minoritario. Tra le altre cose il presidente Gianclaudio Pellizzer ha lamentato l'assenza di chi è direttamente preposto a difendere i diritti della componente italiana: vice-zuppano della CNI e assessore. "Il fatto che manchi la presenza politica, che è responsabile proprio della minoranza, è inconcepibile, per questo motivo non siamo contenti e speriamo che le cose migliorino nella prossima legislatura perché c’è tanto da fare" ha affermato Pellizzer che riferendosi alla nuova ricerca sulla vitalità della lingua italiana in regione ha aggiunto: "Sarebbe auspicabile la creazione di un gruppo di lavoro atto a creare i presupposti e stabilire le dinamiche per il miglioramento della situazione legata al bilinguismo ma chiaramente ci vuole un maggiore impegno di tutti i dirigenti e anche dei connazionali".
Secondo il presidente del Consiglio vanno stabiliti dei meccanismi di tutela che garantiscano applicazione, controllo e sanzioni. "Già nel nostro mandato precedente avevamo promosso il Decreto sul bilinguismo e poi abbiamo fatto numerose altre richieste alla Regione; abbiamo richiesto una sede, un segretario in paga, che venga definito un Giorno del Ricordo come ricorrenza annuale, che l'Ospedale di Pola porti il nome del dottor Micheletti, ma non ci è stata data risposta" ha affermato ancora Gianclaudio Pellizzer che prevede un futuro di grandi sforzi e lavoro. "Ci sarà molto da fare in futuro, ci sarà da lavorare tantissimo anche perché siamo ad un punto di non ritorno e se vogliamo mantenere la lingua italiana tutti gli attori preposti sono chiamati a sedersi attorno ad un tavolo, a creare sinergia per trovare la forza di combattere e non ripiegarsi ai comodi della politica".

Lionella Pausin Acquavita

Foto: MMC RTV SLO
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