Un incontro a porte rigorosamente chiuse ma che il presidente UI, Maurizio Tremul ha giudicato buono e positivo. “Abbiamo in qualche modo concluso la fase informativa e lo scambio di informazioni generali sul funzionamento della complessa macchina che porta ad erogare le risorse dello Stato Italiano alla Comunità nazionale italiana di Slovenia e Croazia” ci ha raccontato Tremul aggiungendo “siamo entrati pure nel merito di alcune questioni tecniche perché la nostra preoccupazione maggiore deriva dal fatto che non ci sono più mezzi sul conto corrente dell' Unione”.
Spese di gestione UI, Comunità degli Italiani, scuole e altre istituzioni in sofferenza ormai da mesi si apprestano ad aprire le porte a una situazione che si annuncia drammatica e che rischia di avere conseguenze deleterie per l’esistenza stessa della minoranza che si vede, a causa della crisi UPT, bloccati a Roma, parte dei contributi garantiti per il 2018. E siamo a marzo 2019.
“Abbiamo almeno iniziato a ragionare su alcune richieste, sulle cose concrete che si devono fare affinché le risorse di Roma - che ci dicono non ancora arrivate a Trieste - possano giungere quanto prima e possano dunque essere erogate all’Unione Italiana affinché si ripristini il normale flusso di finanziamenti” afferma ancora Maurizio Tremul riferendosi sempre all’incontro odierno nel corso del quale aggiunge “abbiamo stabilito delle riunioni già la settimana prossima e poi altri incontri periodici operativi per prendere in mano richiesta per richiesta, iniziativa per iniziativa e cercare di a fare in modo che le attività già fatte siano sostanzialmente pagate.”
Nella storia della minoranza italiana non si era mai verificata una situazione del genere. Attività acconsentite dai vari organismi MAE, Comitato di coordinamento in primis erano garanzia di effettiva copertura finanziaria. “Siamo a marzo 2019 ma mancano ancora parte delle risorse del 2018 che dovrebbero andare a coprire attività realizzate con anticipi e prestiti che il finanziatore ha permesso di acconsentire all’Unione Italiana” ricorda preoccupato il presidente della Giunta, Marin Corva.
Preoccupazione giustificata tenendo conto delle legislazioni, croata e slovena, in materia amministrativo-contabile e dove ogni fattura non pagata entro una ventina di giorni rappresenta un problema serio per aziende, ditte, enti e associazioni portandoli a rischio fallimento. “Speriamo che non si arrivi a questa situazione; abbiamo fatto appello a tutte le istanze politiche; ora c'è l'aspetto tecnico sul quale abbiamo dato, come Unione Italiana, la massima disponibilità e collaborazione per chiarire e affrontare tutti gli eventuali dubbi o aspetti ancora non specificati che potessero insorgere per acconsentire il normale flusso dei finanziamenti” ha affermato il presidente UI, Maurizio Tremul al quale abbiamo chiesto di spiegarci quale potrebbe essere il ruolo dell’Ente morale triestino nella realizzazione delle varie iniziative finora gestite da Piazza Ponterosso.
“Non abbiamo, al momento, affrontato quest’aspetto poiché non rientra, credo, nelle competenze del commissario UPT; saranno altri soggetti a occuparsi della questione alla quale sicuramente l’UI sarà chiamata a partecipare” ha dichiarato Tremul sostenendo come “il lavoro che il commissario deve fare è quello di ripristinare il normale funzionamento e il risanamento dell’UPT, mentre gli altri obiettivi sono in mano alla politica”.
Lionella Pausin Acquavita