“Il Centro Regionale RTV Koper-Capodistria, con i suoi programmi radiofonici e televisivi in lingua slovena, passibili di ridimensionamento o addirittura chiusura, svolgono un fondamentale ruolo nel campo dell’informazione dall’Istria Nord-Occidentale e dal Litorale, per tutta la nazione”, rileva nella sua lettera a Golob il presidente dell’Unione Italiana non mancando di ricordare l’importanza della diffusione di notizie inerenti a un’area multiculturale, plurilingue, multietnica, ed il ruolo di collante con gli sloveni che vivono in Italia e Croazia. La missiva riporta ancora gli auspici che gli sforzi profusi dal governo nella ricerca di una soluzione per il risanamento di RTV Slovenia diano risultati positivi senza chiusure e ridimensionamenti.
Tra questi, abbiamo ricordato a Tremul c’è quella di sostenere con ulteriori 5 milioni di euro quest’anno, e dieci l’anno prossimo i programmi per le Comunità nazionali italiana e ungherese e alleggerire così il disavanzo dell’ente nazionale. Che cosa ne pensa? “Penso innanzitutto che andrebbe capito come il precedente governo abbia lasciato correre questo trend di grandi perdite mentre per quanto riguarda questa soluzione credo che sia positiva, può essere una soluzione appropriata ma andranno comprese quali saranno poi le garanzie che il governo darà in maniera permanente per tutti i prossimi anni e prossimi governi, affinche’ questo finanziamento si trovi a bilancio costantemente”, ha detto l’ esponente UI ricordando che pure l’ Italia finanzia i programmi sloveni della RAI di Trieste. “C’è un preciso protocollo, un accordo tra governo e RAI e anche qui ci dovrà essere un accordo, un contratto, un vincolo per il rinnovo dei finanziamenti che vanno messi annualmente a bilancio dello stato in modo tale che non vi siano conseguenze negative neanche per i programmi italiani cioè nessuno deve uscire tagliato o ridimensionato”, ha affermato Tremul. Per quanto riguarda eventuali incognite e pericoli che nuove modalità di finanziamento facciano dipendere i programmi minoritari sempre più da fonti governative e sempre meno dalla quota canone Tremul dice: “ Questo è un problema oggettivo, un rischio oggettivo per questo dico che e’ importante che ci sia un preciso accordo, un impegno non soltanto con questo governo ma una delibera del Parlamento che vincoli lo Stato sloveno a finanziare permanentemente i programmi degli ungherese e degli italiani; ci deve essere una certezza che sia a garanzia del finanziamento dei programmi delle minoranze”.
(lpa)