Al presidente della CAN costiera Alberto Scheriani proprio non vanno giù le accuse mosse a lui e alla sua istituzione di voler mettere in discussione l'unitarietà della Comunità Nazionale Italia e quindi anche oggi è voluto intervenire nel dibattito aperto lo scorso martedì a Bertocchi.
Per prima cosa ha spiegato che il termine anonimo da lui utilizzato per definire gli organizzatori dell'incontro non era rivolto al ruolo che i singoli cittadini possono rivestire nella vita pubblica, ma al fatto che l'invito recapitatogli non riportava alcun nome e quindi questo aggettivo intendeva spiegare il perchè del suo diniego, anche perchè a suo dire altri sarebbero invece stati contattati direttamente con una chiamata telefonica.
Scheriani ha poi ribadito che nessuo intende mettere in discussione l'unitarietà della Comunità Nazionale Italiana in Slovenia e Croazia, che continua invece a rimanere un valore importante per il quale lui si è sempre battutto; nel quale rientrano però dei contenuti che variano nel tempo. Per quanto riguarda invece il concetto di rappresentanza il presidente della costiera ha sottolineato i ruoli diversi che rivestono la CAN costiera, le CAN locali e l'Unione Italiana. Le prime due infatti sarebbero istituzioni che fanno da tramite tra la minoranza italiana in Slovenia e lo stato sloveno, mentre la UI rappresenta i connazionali di Slovenia e Croazia che si riconoscono nelle varie Comunità degli italiani.
Per questo non capisce dove starebbe il tentativo di usurpazione del ruolo dell'Unione Italiana in seno al Comitato di coordinamento del MAE che secondo i detrattori sarebbe stato fatto con la proposta di inserire al suo interno un rappresentante della CAN costiera. Anzi, secondo lui, si tratterebbe di un modo di rafforzare la presenza della Comunità Nazionale Italiana, i cui interessi saranno difesi ancor meglio quando verrà finalmente siglato un accordo di collaborazione tra le due istituzioni in modo da definire chiaramente i ruoli e le modalità di lavoro. Su questo ha riferito Scheriani sarebbe in corso un dibattito con l'Unione Italiana, che dice di sperare possa andare finalmente a buon fine, in modo da porre basi certe sulle quali potranno operare più serenamente le generazioni future.
Barbara Costamagna