Un’occasione per pianificare gli obiettivi e l’impiego dei fondi stanziati con l’approvazione delle leggi di bilancio. Il deputato al seggio specifico, Felice Žiža, e il presidente della Can Costiera, Alberto Scheriani, hanno incontrato la ministra dell'istruzione Simona Kustec per fare il punto sullo sviluppo e la tutela della scuola italiana e del bilinguismo.
“Abbiamo chiesto un incontro alla ministra dell'Istruzione – spiega Žiža dopo l’incontro - proprio per dare attuazione alle misure contenute due piani finanziari per gli anni 2021 e 2022, a partire per la ristrutturazione completa del Collegio dei Nobili, sede del ginnasio e della scuola elementare a Capodistria. Questi fondi, come sappiamo, ammontano a 4 milioni e 750 mila euro. Volevamo ringraziarla di persona per lo sforzo che è stato fatto, sia da parte della stessa ministra sia da parte del governo, ma soprattutto continuare il discorso su come attuare tutti i progetti che sono inseriti nell’accordo di collaborazione: abbiamo parlato dei tempi di realizzazione della ristrutturazione del Collegio dei Nobili che verrà seguita dal Ministero dell'Istruzione e dalla Can costiera con il presidente Scheriani, dal comune di Capodistria e dai due presidi. Si tenterà completare l'opera nel più breve tempo possibile, ma sicuramente non sarà prima del 2023: abbiamo la possibilità di procrastinare i lavori al massimo fino al 2025, ma ci auguriamo tutti di completarlo nell'arco di 2 anni o 2 anni e mezzo”.
“Abbiamo poi affrontato – continua Žiža – gli altri tre o quattro punti inseriti nell’accordo di collaborazione con il governo come l'assunzione di due consulenti pedagogici a settembre 2021, con il nuovo anno accademico. I mezzi finanziari sono stati stanziati, ma adesso rimane da fare la modifica del piano dei quadri dell'Istituto scolastico della Repubblica di Slovenia, cambiando anche qualche regolamento, e scrivere un regolamento attuativo per dare voce a quella che è stata la nuova legge sugli istituti scolastici di educazione, approvata in Parlamento nel febbraio 2018. Siamo riusciti a ad accordarci e il tempo dovrebbe essere sufficiente per portare a termine in maniera ottimale tutto questo lavoro entro settembre 2021”.
“Un altro punto molto importante per noi, avviato già da anni fa e inserito nell'accordo di collaborazione, è l'insegnamento della lingua italiana nelle scuole slovene, che comporta l'aumento delle competenze dei professori che insegnano la lingua italiana nelle scuole di maggioranza, con la parificazione dei loro titoli. Questi professori devono avere lo stesso titolo di studio che viene preteso dalla legge per i professori che nelle insegnano la lingua slovena nostre scuole, e si dovranno parificare le ore di studio della lingua italiana nelle scuole slovene paritetiche a quelle delle ore di lingua slovena nelle nostre scuole, così come il livello e le competenze dei testi, la modalità d’insegnamento delle due lingue e tutto quello che è legato alla didattica, in modo che una lingua non venga discriminata rispetto all'altra”.
“Anche in questo caso c'è un grande lavoro da fare, modificando qualche regolamento, ma senza entrare nell'ambito delle leggi vigenti perché andare a modificare le leggi complicherebbe le cose”.
“Abbiamo poi chiesto di valutare come utilizzare i mezzi finanziari destinati al progetto per l'aumento delle competenze nell'ambito a scolastico che non sono stati spesi a causa dell’emergenza Covid, e che potrebbero essere impiegati per la traduzione dei testi, che devono essere tradotti rapidamente man mano che i programmi di studio vengono modificati a livello ministeriale: la ministra è perfettamente d'accordo sul fatto che le traduzioni da parte dei nostri docenti e del nostro gruppo di lavoro avvengano nel più breve tempo possibile”,
“Un ultimo punto, importante e sempre attuale, è poi l'attuazione del bilinguismo da parte del Ministero dell'Istruzione nel rapporto con i nostri istituti scolastici. L’anno passato uno dei nostri due consulenti pedagogici aveva iniziato il lavoro di traduzione delle circolari destinate ai ragazzi e ai genitori, ma non è una soluzione definitiva. Soprattutto le circolari che sono relativamente urgenti, devono essere scritte anche in lingua italiana praticamente in tempo reale, se non nella stessa giornata nell’arco massimo di tempo di 24 ore. Noi abbiamo proposto delle soluzioni, la ministra nel ha proposte delle altre: una delle possibilità è quella che anche la Commissione governativa per le nazionalità, che credo verrà convocata già nel mese di dicembre, chieda al governo stesso di attivare l'Ufficio per le traduzioni che lavora per l’esecutivo e per alcuni ministeri, inserendo in questo ambito anche il Ministero per l'istruzione. In questo modo questi documenti, manifesti, dépliant, foglietti illustrativi, saranno tutti bilingui, non solo per i nostri istituti, ma anche per le scuole slovene: il nostro territorio è bilingue, non solo nell'ambito della nostra vita comunitaria e delle nostre istituzioni, ma su tutto il territorio e per tutti gli uffici, che siano governativi, comunali o di altro genere, anche per quelli privati, tantopiù per gli istituti scolastici, anche con lingua di insegnamento slovena”.
Alessandro Martegani