“Io ho affrontato questo tema con il premier Janša e con Ministro degli interni, Hojs già il 29 di dicembre” ci ha spiegato il deputato al seggio specifico, Felice Žiža, dicendo che già allora sono state inviate diverse lettere e intrattenuti contatti con il Ministro degli interni al fine di togliere i punti di controllo lungo i confini italo-sloveni. In quel periodo l’Italia si trovava in zona arancione o per certi aspetti gialla, ci ha detto Felice Žiža. “Ho spiegato a Hojs che non ha senso controllare chi dalla zona gialla viene in zona rossa, casomai il contrario “ci ha spiegato Žiža dicendo che però allora Hojs non era propenso a togliere i controlli dai confini. Il deputato della minoranza italiana ci ha poi detto che l’ultima telefonata con il Ministro risale a sabato “ dove ho ribadito il concetto che forse sarebbe il caso di togliere questi punti di controllo sui confini italo-sloveni, martedì ho pure inviato una lettera al governo ribadendo la richiesta di togliere i controlli e ho pure aggiunto la richiesta che mi è pervenuta dagli sportivi concittadini e connazionali che praticano attività agonistica in Italia i quali hanno richiesto di far parte della categoria dei transfrontalieri al fine di evitare così il tampone.” “Sono molto felice che il governo ha finalmente ascoltato, recepito e capito che la popolazione slovena non viene assolutamente danneggiata con la rimozione dei posti di controllo” ha detto Felice Žiža esprimendo soddisfazione per la decisone presa dall’esecutivo, soprattutto per i cittadini che vivono in Slovenia e in Italia nella vicinanze del confine, per i lavoratori e gli studenti che verranno facilitati negli spostamenti, “sempre nel rispetto delle norme sul contenimento della diffusione del coronavirus” ha detto Žiža.

Dionizij Botter

Felice Žiža Foto: Archivio personale
Felice Žiža Foto: Archivio personale