C'e' un certo affollamento di aspiranti presidenti della repubblica di Croazia. Infatti ieri sera, entro la mezzanotte, sono ben 12 le candidature consegnate alla commissione elettorale centrale. Non è detto che tutte saranno valide, tra esse figura quella di Slobodan Midžić, appoggiata solo dalla sua firma, invece che del minimo necessario di 10.000. E poi una candidatura curiosa, un precedente nella prassi elettorale nel paese. Infatti c'è un candidato che si chiama Milan Bandić, ma non è il popolare sindaco di Zagabria, ma in realtà Dario Juričan che ha voluto prendere il nome di Bandić. E il suo programma è alquanto bizzarro: mi batterò - aveva detto nei giorni scorsi - per aumentare la corruzione a tutti i livelli. La presidente in carica Kolinda Grabar Kitarović, che punta al mandato bis, si è presentata accompagnata dal premier Andrej Plenković, dal presidente del Sabor Gordan Jandroković e da una folta delegazione del suo partito, l'Accadizeta, e di altre formazioni del centro destra che appoggiano la sua candidatura. Ora la commissione elettorale procederà alla verifica delle candidature e giovedi prossimo renderà nota la lista di quelle valide. Poi scatterà la campagna elettorale e al voto si andrà il 22 dicembre, con eventuale ballottaggio il 5 gennaio 2020. Secondo i sondaggi sono 3 i candidati più accredidati. Kolinda Grabar Kitarović, poi l'ex premier socialdemocratico Zoran Milanović e il cantante Miroslav Škoro, sostenuto dalla destra. Però da tenere in considerazione l'ex giudice Mislav Kolakušić, ora europarlamentare nel cui programma figura la lotta alla corruzione e al clientelismo imperanti nel paese. Il ballottaggio vedrebbe di fronte Kolinda Grabar Kitarović e Zoran Milanović.
Valmer Cusma