Si è chiusa a Cittanova la serie d’incontri avviati dall’Unione italiana per valutare le posizioni e le opinioni dei connazionali sulla riforma dello Statuto.
Il presidente dell’UI, Maurizio Tremul, ha partecipato all’incontro nella sede della comunità di Cittanova, ultimo di un serie di tredici appuntamenti: fra questi non c’è stato però quello con la pur importante comunità di Pola. Una data era stata fissata a inizio ottobre, ma è stata annullata dalla comunità all’ultimo momento, senza poi dare ulteriore disponibilità.
Tremul, incontrando la comunità di Cittanova, ha ricordato che le occasioni di confronto sullo statuto proseguiranno con degli appuntamenti dedicati alle categorie, come quello del 6 novembre prossimo con le scuole, ma un primo bilancio si può già à tracciare.
“Sono emerse alcune proposte convergenti, altre meno – spiega Tremul -, ma tutte quante hanno l'obiettivo di cercare di rendere ancora più efficiente l'Unione italiana, più operativa. Dico ‘ancora di più’ perché sostanzialmente sono emerse considerazioni generalmente positive sul lavoro dell'Unione italiana”.
“Ora - aggiunge - sarà necessario sintetizzare e far decidere all'assemblea quali indicazioni prendere in considerazione: non sono modifiche che cambiano alla radice la struttura dell'Unione italiana, almeno quelle che sono emerse in questi dibattiti pubblici. C’è comunque un desiderio, che emerge con forza, di sentire l'Unione italiana sempre più vicina ai connazionali, e fare in modo che si avvicini soprattutto alle comunità meno numerose, che hanno magari più difficoltà nelle procedure amministrative e burocratiche. Un'Unione più presente politicamente sul territorio, a livello nazionale in Croazia e in Slovenia, e quindi un'Unione che in qualche modo sia ancora più disponibile alle esigenze dei connazionali”.
C’è ancora tempo per mandare delle proposte, che saranno poi classificate e discusse in assemblea.
Nella serata di ieri in particolare il presidente della comunità, Glauco Bevilacqua, ha sottolineato come serva una spinta per far recuperare rilevanza politica all’Unione: una richiesta condivisa dai presenti, che hanno anche lamentato un indebolimento del legame fra le comunità e le scuole, chiedendo di lavorare sulla valorizzazione della lingua e del senso di appartenenza. Sottolineate anche le difficoltà crescenti nei rapporti con l’Upt.
Tremul ha anche auspicato un’azione forte sulla fine delle trasmissioni via satellite di Tv Capodistria.
Alessandro Martegani