Il nuovo parlamento croato costituito a Zagabria a soli 17 giorni dalle elezioni politiche. Dunque, in tempi brevi, grazie al fatto che la composizione della maggioranza parlamentare è proceduta spedita in seguito alla schiacciante vittoria all'urna del HDZ, sostenuta dagli otto deputati minoritari. Quasi un plebiscito in aula per Gordan Jandroković il presidente uscente del Sabor riconfermato. Per lui 143 voti su 150 deputati presenti. Conferma anche per il deputato italiano, Furio Radin, rieletto dunque vicepresidente del parlamento assieme a Željko Reiner e Ante Sanader, tra le file della maggioranza. I due vicepresidenti in rappresentanza dell'opposizione saranno il socialdemocratico Rajko Ostojić e Miroslav Škoro leader del Movimento patriottico, formazione di destra, che il 5 luglio scorso si era presentato all'urna con ben più alte ambizioni. Ebbene la sua nomina è stata osteggiata proprio dai socialdemocratici. Comunque, è stato eletto con 110 voti. Tra le curiosità, il deputato più giovane è il 31enne Marin Lerotić di Pola, presidente del gruppo parlamentare della Dieta democratica istriana di cui fanno parte Tulio Demetlika di Albona, già deputato nel mandato uscente e Katarina Nemet di Cittanova, un volto nuovo sulla scena parlamentare.
Nel rispetto delle misure epidemiologiche alcuni deputati hanno dovuto accomodarsi in galleria e altri in una sala adiacente all'aula. E per la prima volta nella storia della Croazia indipendente alla seduta costitutiva del Sabor non è intervenuto il capo dello stato. Zoran Milanović, del resto, lo aveva annunciato nei giorni scorsi scatenando diverse reazioni.
Valmer Cusma