Il competente ministero- notizia di queste ore- intende impugnare quindi la sentenza arrivata nei giorni scorsi dal Tribunale amministrativo di Zagabria e subito definita epocale dai circoli liberali e dalle associazioni LGBT. Il verdetto della Corte, non ancora definitivo- ricordiamo- ha annullato la decisione del dicastero che a sua volta aveva respinto il ricorso avanzato da una coppia omosessuale dopo essersi vista negare i propri diritti. Il ministro Josip Alardović ha fatto sapere che intende assolvere le richieste dei giudici e che nei termini di legge previsti presenterà la documentazione necessaria a chiudere definitivamente il caso. Una causa che si trascina ormai dal 2016con la causa intentata dalla coppia Kozić-Šegota contro il Centro per l'assistenza sociale di Zagabria che aveva negato loro il diritto a sottoporsi alla prova d'idoneità e diventare genitori adottivi. L'ultima sentenza del Tribunale in pratica riconosce a tutte le coppie registrate e alla pari delle coppie sposate, la facoltà di esercitare questo diritto. Da ricordare inoltre la sentenza della Corte costituzionale che nel febbraio del 2020 aveva stabilito che i partner delle unioni registrate potevano richiedere di essere sottoposti al test attitudinale per poter ottenere lo status di coppia affidataria e che a quella di Kozić- Šegota è stata riconosciuta questa condizione.
(lpa)