Nell’arco di un anno, l’appoggio dei cittadini croati all'introduzione dell’euro è calato dal 62 al 55 percento, come emerso dai risultati del sondaggio dell'Eurobarometro relativo allo scorso mese di aprile.
Solo il 37 per cento degli interpellati ritiene che la Croazia sia preparata all'entrata nell'Eurozona, fissata per il primo gennaio prossimo.
Per la maggior parte gli effetti per il paese saranno negativi, e la stragrande maggioranza, vale a dire l'81 percento, è convinta che con il passaggio all'euro scatteranno i rincari a raffica che metteranno in ginocchio gli strati sociali pià deboli, in primo luogo i pensionati.
Il 57 per cento degli interpellati pensa che con la scomparsa della valuta nazionale, la kuna, la Croazia perderà parte della sua identità.
Lo stesso sondaggio è stato effettuato anche tra altri paesi comunitari non ancora entrati nell'Eurozona: il maggior appoggio all'euro, pari al 77 per cento, è stato registrato in Romania, segue l'Ungheria con il 69 per cento. Il gradimento più basso invece si è avuto in Bulgaria e Repubblica Ceca, a quota 44 per cento, e in Svezia, 45 per cento.
Valmer Cusma