![Foto: EPA Foto: EPA](https://img.rtvcdn.si/_up/upload/2024/12/23/66342847.jpg)
Mattinata concitata, dunque, per diversi istituti scolastici del Paese. Una quindicina nella sola Zagabria, ma l’allarme bomba ha interessato un’altra quindicina di strutture che vanno da Zara a Koprivnica da Bakar/Buccari a Čakovec e Požega. Segnalazione di bombe pure in cinque scuole dell’Istria: in due istituti polesi e poi ancora a Pisino, Pinguente e Buie. In quest’ultima località la mail sulla bomba sarebbe arrivata alla Media Superiore italiana “Leonardo Da Vinci”. Anche in questo caso la situazione è stata presa in mano subito dalla polizia. Come riportato dai mezzi d’informazione, le minacce sarebbero arrivate per posta elettronica agli indirizzi delle singole scuole o direttamente alle forze di polizia. Messaggi che – stando alle testimonianze- sarebbero di orientamento islamista poiché inneggerebbero Allah, riferendosi nel contempo alla vendetta e a ritorsioni. Fortunatamente per il momento - e lo confermano i sopralluoghi degli artificieri - si tratterebbe di falsi allarmi. Stando alle notizie dell’ultima ora – e riportate da un portale internet- le mail, arrivate addirittura ad un centinaio di scuole, sarebbero partite tutte da un server registrato in un paese africano. Bisognerà attendere quindi ancora un po’ per comprendere le reali intenzioni e capire le ragioni di questa insensata azione che ha messo in subbuglio il paese intero. In molti la collegano alla bravata di qualche studente connessa all’organizzazione delle proteste contro le “scuole chiuse”. In Croazia, infatti, da gennaio in qua vige un rigidissimo protocollo che ha letteralmente bloccato uscite ed entrate degli istituti scolastici. Una misura presa ricordiamo dopo la tragedia della scuola di Prečko a Zagabria dove uno squilibrato aveva ucciso un bambino di 7 anni.
L.P.A