Ha dato esito negativo il test sul Coronavirus effettuata nel laboratorio della clinica infettiva "Fran Mihaljević" di Zagabria, sui campioni biologici dei due pazienti sospetti ricoverati ieri e oggi alla clinica infettiva di Fiume. Sono un cittadino italiano e una donna di Rovigno tornata a casa dall'Italia, colpiti da disturbi respiratori e febbre, i sintomi del contagio. Per precauzione erano subito stati isolati nell'attesa appunto dei risultati del laboratorio. Il loro ricovero aveva fatto scattare la situazione di allerta degli epidemiologi della zona, pronti ad agire nel rispetto di un piano già ben definito. Alla clinica di Zagabria rimane in camera di isolamento una bambina italiana di 8 anni rientrata da un pellegrinaggio assieme ai genitori. Intanto, una comitiva di 50 alunni della scuola media superiore di Castelmuschio sull'Isola di Veglia, hanno interrotto bruscamente la gita in Veneto dopo aver visitato Padova, Verona e Venezia. Come spiegato dalla direttrice non finiranno in quarantena in quanto non hanno soggiornato nelle zone in cui si segnalano contagi. E il premier Andrej Plenković ha già avuto una riunione con il Comando di crisi istituito dal Ministero della Sanità incentrato sull'attuale situazione in Italia, con riferimento ai pericoli che il contagio possa estendersi alla Croazia. E tra gli istriani che per varie ragioni si recano spesso in Italia cresce la preoccupazione per la possibile chiusura dei confini.
Valmer Cusma