La Polizia croata ha arrestato al confine con la Slovenia Ajsoltan Nijazova, componente del gruppo dissidente russo Pussy Riot. Le forze dell'ordine di Zagabria hanno agito sulla base di un mandato di cattura internazionale spiccato dalle autorità del Turkmenistan, paese da cui è originaria Ajsoltan Nijazova. Le autorità del Turkmenistan chiedono la sua estradizione per un presunto caso di sottrazione di denaro, però secondo molti analisti alla base di tutto vi sarebbero motivazioni di carattere politico. Le altre componenti del gruppo Pussy Riot, giunte a Zagabria per un'esibizione, si sono radunate, assieme all'avvocatessa Lina Budak, dinanzi al carcere di Remetinec dove è rinchiusa la loro collega. La legale ha annunciato che verrà presentato ricorso contro la custodia cautelare decretata dalle autorità croate nei confronti di Ajsoltan Nijazova. Secondo l'avvocatessa, la donna è già stata in carcere per il reato che le viene addebitato e non può essere processata due volte. Pertanto, ha concluso, dare il via libera all'estradizione sarebbe una vergogna per la Croazia.
D. S.